Page 72 - Lezioni di Letteratura Italiana
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LEZIONI  DI  LETTERATURA ITALIANA - ANNO ACCADEMICO 1906-1907



                          Trasse le nuove rime cominciando:
                          “Donne, ch’avete intelletto d’amore „ (24° - 49-50)
                          Noi leggeremo, per secondo fiore della poesia italiana, questa
                    canzone della “Vita Nuova„ che è il cominciamento della novità che
                    Dante introduceva nella sua vita, il cominciamento del dolce stil nuo-
                    vo. Le parole di prima, “per un cammino lungo il quale correva ... „ so-
                    no della prosa con cui nella Vita Nuova accompagna questa canzone.
                    Il concetto della Vita Nuova, quale io ho molto personale, d’accettarsi
                    per ciò con ragionevole ossequio, perché io non intendo di imporre la
                    mia opinione, è questo: Dante s’innamora, ben da fanciullo, di una fan-
                    ciulla sua vicina, di carne viva e vera, nata un anno dopo di lui. Questa
                    fanciulla fu poi d’altri e morì precocemente. Io credo, dunque , a quello
                    che raccontano gli antichi di questo amore; ma credo anche che Dante
                    in questa fanciulla, che non era a lui destinata, adombrò fin da giovanet-
                    to la Sapienza. Che cos’è la Sapienza? – Dante aveva sotti gli occhi e nel
                    pensiero specialmente un libro della Bibbia, il Liber Sapientiae; infat-
                    ti in esso si riscontrano passi che armonizzano coi concetti che Dante
                    esprime in questa canzone e in non pochi luoghi della Divina Comme-
                    dia. I distintivi che Salomone dà alla Sapienza sono gli stessi che Dante
                    dà a Beatrice. Salomone dice: – Quoniam dignos se ipsa circuit quae-
                    rens, et in viis ostendit se illis hilariter, et in ommi providentia occurrit
                    illis (Ella si aggira cercando i degni di lei e per le vie si mostra loro con
                    lieto viso): da ciò, p.e. il salutare umile, onesto, ma gentile di Beatrice.
                    Concupiscentia  itaque  sapientae  deducit  ad  regnum  perpetuum.
                    (L’amore della Sapienza conduce l’anima al regno perpetuo) nel Li-
                    ber  S;  l’amore  della  Sapienza  è  considerato  come  una  concupiscen-
                    tia parola che esprime proprio l’amore dell’uomo per la donna. - Be-
                    atrice è per Dante la donna della salute, che egli si propone di amare
                    e di fare sua sposa per la bellezza. Così, pure, dice Salomone della Sa-
                    pienza. Infatti, dice Dante nella V. N., – Ella è sapere e perciò nul-


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