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LEZIONI DI LETTERATURA ITALIANA - ANNO ACCADEMICO 1906-1907
L’ultimo verso è suggestivo; il penultimo, che in altri codici ha elet-
to anziché schietto, ha una strana somiglianza con un verso suggesti-
vissimo del Leopardi «alto puro e gentile», che il Carducci pose in
una poesia, e non ha saputo ricavarlo: questo egli dice in una sua no-
ta. A fare la storia della postuma vita di questa canzone quanto ci sa-
rebbe da dire! Ritorniamo al paragone: le pietre preziose avevano tutte
una loro virtù (v. 2): chi portava lo smeraldo era temperante, l’ame-
tista non lasciava che uno si ubbriacasse, il diaspro guariva di febbre
di idropisia, faceva l’uomo possente e savio e molto valeva a femmi-
na che partoriva. Queste virtù speciali, ora dette, delle diverse pietre
venivano loro dall’influsso delle stelle (v. 3), ma prima bisognava che
li
queste pietre fossero state rese pure dal sole (4-5-6-7). Quel del 6°
verso è probabilmente un avverbio (secondo il Federzoni) in cui non
i
c’è l’accento perché ai tempi di Guido non si usava. Nel 7° verso quell’ è
i
complemento di termine = a lui, a lei (ei latino) (v 8-9-10) Così il so-
le e la stella per la pietra sono ciò che natura e donna son per il core.
1 Amor per tal ragion sta in cor gentile Qui contro la lezione del Feder-
2 Per qual lo foco in cima del doppiero zoni, io interpungerei come s’in-
3 Splende allo suo diletto, chiar, sottile: terpungeva prima di lui, cioè
4 Non li starìa altrimenti, tant’è fero! dopo doppiero. Nel 1° verso osserva
5 Però prava natura il Federzoni, non è detto che
6 Incont’amor fa come l’acqua al foco il poeta ci sta naturalmente nel
7 Caldo, per la freddura. cuore, ma ci sta in cima occu-
8 Amor in gentil cor prende rivera pa del cuore la parte più alta. -
9 Per suo consimil loco (3.v.) Allo suo diletto, a suo piaci-
10 Com’adamas del ferro in la minera mento; non mi soddisfa troppo
questa interpretazione, ma non
ne so trovar un’altra. – (4°) In altra parte del doppiero non sta-
rebbe, tanto è altero (fero) amore.
(5 a 7) una natura cattiva è contraria all’amore come l’ac-
qua è contraria al fuoco e lo spegnerebbe. – (8) Rivera = luogo
magione, sede. Il Federzoni trova che nel dialetto bolognese
questo uso è ancora vivo in alcune frasi, come: l’è seimper per riv-
ira – lassar una cossa per rivira. – (9) Per luogo che gli è adatto,
connaturato. –
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