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LEZIONI  DI  LETTERATURA ITALIANA - ANNO ACCADEMICO 1906-1907



                    vediamo che questa sirima è composta di settenari e di endecasillabi
                    alternati: di tre distici di tre coppiole di versi. Bisogna notare an-
                    cora che i versi non rimano alternativamente, ma il 5° col 7°, il
                    6° col 9°, l’8° col 10°. Indicando con lettere maiuscole gli endeca-
                    sillabi, con lettere minuscole i settenari si ha questo schema
                                              c   D   c   E   d   E
                                              5   6   7    8   9   10


                      1  Al cor gentil ripara sempre amore,   Del paragone (1-2), fino adesso,
                      2  Com’a la selva augello in la verdura,  non credo sia trovato il model-
                                                                    le
                                                                           te
                      3  Né fé amore avanti gentil core,  lo nella poesia prov.  e prov. ; è
                      4  Né gentil core avanti amor natura,  un’anticipazione e pare ricavato
                      5  Ch’adesso che fu il sole;  dall’osservazione dell’uomo no-
                      6  Sì tosto lo splendore fue lucente,  bile, che si diletta di falconare, di
                      7  Né fu avanti il sole;
                      8  E prende amore in gentilezza loco  cacciare.
                      9  Così propriamente         L’amore, che volando negli spa-
                    10  Come clarore in clarità di foco.  zi, va a rifugiarsi in cor genti-
                                                   le, come gli uccelli vanno a ri-
                                                   fugiarsi nei boschetti verdi, non
                                                   è un’osservazione accattata, ma
                                                   veramente gentile
                    (3-4) La natura non fece amore prima del gentil core, né questo avanti
                    l’amore: il gentil core chi non l’ha non lo può acquistare.
                    (5-6-7) Appena venne il sole venne la luce, e questa non fu prima del
                    sole. Tutto ciò non è secondo la Bibbia e nemmeno secondo le teoriche
                    fisiche: la luce è qualche cosa d’indipendente.
                    (8-9-10) Fraseggiare gentile e garbato, ma fa avanzar di poco la canzo-
                    ne: è tutto nel verso dantesco: «Amore e cor gentil sono una cosa».

                    1 Foco d’amore in gentil cor s’apprende   6 Per sua forza, lo sol, ciò che li è vile,
                    2 Come vertude in pietra preziosa   7 La stella i dà valore:
                    3 Che da la stella valor non discende,   8 Così lo cor, ch’è fatto da natura
                    4 Avanti ‘l sol la faccia gentil cosa:   9 Schietto puro e gentile
                    5 Poi che n’ha tratto fuore    10 Donna, a guisa di stella, lo inamura.

                    Qui il paragone non è ricavato dall’osservazione diretta, quindi l’im-
                    magine ha quel che di caduco come tutto ciò che  «ha in error la
                    sede». Però se noi ci trasportiamo, un momento, nel punto di vista
                    del poeta, ai suoi tempi, alle sue credenze, troviamo molto bello quel-
                    lo che dice benché non originale.

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