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LEZIONI DI LETTERATURA ITALIANA - ANNO ACCADEMICO 1906-1907
La qual per me ha il titol della fame
(dunque la morte per fame era ben risaputa, se la torre da quella fame
prendeva il nome)
E in che convien ancor ch'altri si chiuda,
(deve rimanere in piedi ancora qualche anno e poi sarà demolita)
M'avea mostrato per lo suo forame (25-27)
(comincia a raccontare un sogno)
Questi pareva a me maestro e donno (28-30)
(Il monte di S. Giuliano tra Lucca e Pisa che impediva si potes-
sero vedere fra loro queste due città così vicine e così nemiche allora. –
Nell'episodio di Francesca c'è la lettura di un romanzo cavalleresco, qui
c'è una caccia, altro divertimento cavalleresco. Così troviamo sempre
qualche analogia tra l'uno e l'altro episodio) – ... i lupicini … ciò prende
un certo interesse appunto per i lupicini che fuggono: inoltre sono be-
stie feroci e i lupi e i lupicini erano in carattere, trattandosi di marem-
ma, del paese Carducciano. [(]C'erano certamente allora, più che ora,
dei lupi, ma qualche lupo non deve mancare anche oggi, perché Car-
ducci da bambino aveva addomesticato un lupo e lo portava con sé in
campagna con grande spavento dei ragazzi e dei cani)
Con cagne magre, studiose e conte:
Gualandi con Sismondi e con Lanfranchi
S'avea messi dinanzi dalla fronte.
(Nomina tutti i suoi nemici)
In picciol corso mi pareano stanchi
Lo padre e i figli, e con l'acute scane
Mi parea lor veder fender li fianchi.
(In questo lupi e lupicini indicati con tali caratteri così umani, egli ritro-
va se stesso e i suoi figli) – ... con l'acute scane ... fender li fianchi (vedeva
entrare queste scane …... aprire questi fianchi, con un senso di ribrezzo,
pensando che lui fosse il lupo e i lupicini i suoi figli che aveva nella muda)
Quando fui desto innanzi la dimane (31-39)
(Egli si sveglia prima degli altri. Questo sogno, questo squar-
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