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LEZIONI DI LETTERATURA ITALIANA - ANNO ACCADEMICO 1906-1907
in faccia all’altro, allo stesso livello, prototipi del tradimento, tra fratelli
... E vidi due sì stretti (XXXII°. 41-51)
Che il pel del capo avìeno insieme misto.
Dopo aver veduto anche altre specie di traditori Dante vide
... due ghiacciati in una buca
Sì che l’un capo all’altro era cappello; (125-126) C’è differenza tra
quelli che avevano veduto prima: i due fratelli erano in due buche di-
stinte, vicine limitrofe; questi sono due in una buca; i due primi era-
no allo stesso livello: sì che avìeno il pel del capo insieme misto; questi
invece erano in altra posizione, sì che l’un capo all’altro era cappello.
Dunque uno dei capi era sopra l’altro. – Siccome Dante non parla a
caso, siccome la gravità del peccato è indicata da questo sporgere più o
meno dal livello della ghiaccia, dobbiamo credere che i due traditori so-
no rei di una diversa gradazione di peccato: quello di sotto sarà tradito-
re di patria e quello che sporge di più sarà peccatore della prima circui-
zione. In realtà essendo in due in una buca uno è fuori di posto, perché
Dio dà ad ognuno un posto. Per quanto brevissimo l’accenno di Dante
è un lampo che dirada l’oscurità: egli ci fa figurare questo secondo mor-
to che ha vagato per l’inferno fino che ha trovato il primo e ci si è messo
sopra a cominciare l’operazione per la quale era morto, a lavorare coi
denti perché è un morto di fame questo peccatore. – E come il pan per
fame si manduca, (immaginate uno di quei disgraziati che abbia molta
molta fame) - Così il sovran li denti all’altro posa (128-132)
(era orribile questo pasto di cervello e di carne. Dante al vedere questo
orrendo spettacolo nel luogo dell’immobilità, nel luogo del ghiaccio
che impedisce persino le lagrime esclama:
«O tu, che mostri per sì bestial segno (133-139)
Cangi – compensi.
Bestial segno … Nel primo dei tre cerchietti di Dite è pu-
nita la bestialità, detta altrimenti violenza secondo il pun-
to di vista da cui si considera questa mala disposizione, che ha
dell’incontinenza e della malizia. Aristotile fa consistere la bestia-
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