Page 184 - Lezioni di Letteratura Italiana
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LEZIONI  DI  LETTERATURA ITALIANA - ANNO ACCADEMICO 1906-1907



                    in faccia all’altro, allo stesso livello, prototipi del tradimento, tra fratelli
                    ... E vidi due sì stretti (XXXII°. 41-51)
                          Che il pel del capo avìeno insieme misto.
                    Dopo aver veduto anche altre specie di traditori Dante vide
                          ... due ghiacciati in una buca
                    Sì che l’un capo all’altro era cappello; (125-126) C’è differenza tra
                    quelli che avevano veduto prima: i due fratelli erano in due buche di-
                    stinte, vicine limitrofe; questi sono due in una buca; i due primi era-
                    no allo stesso livello: sì che avìeno il pel del capo insieme misto; questi
                    invece erano in altra posizione, sì che l’un capo all’altro era cappello.
                    Dunque uno dei capi era sopra l’altro. – Siccome Dante non parla a
                    caso, siccome la gravità del peccato è indicata da questo sporgere più o
                    meno dal livello della ghiaccia, dobbiamo credere che i due traditori so-
                    no rei di una diversa gradazione di peccato: quello di sotto sarà tradito-
                    re di patria e quello che sporge di più sarà peccatore della prima circui-
                    zione. In realtà essendo in due in una buca uno è fuori di posto, perché
                    Dio dà ad ognuno un posto. Per quanto brevissimo l’accenno di Dante
                    è un lampo che dirada l’oscurità: egli ci fa figurare questo secondo mor-
                    to che ha vagato per l’inferno fino che ha trovato il primo e ci si è messo
                    sopra a cominciare l’operazione per la quale era morto, a lavorare coi
                    denti perché è un morto di fame questo peccatore. – E come il pan per
                    fame si manduca, (immaginate uno di quei disgraziati che abbia molta
                    molta fame) - Così il sovran li denti all’altro posa (128-132)
                    (era orribile questo pasto di cervello e di carne. Dante al vedere questo
                    orrendo spettacolo nel luogo dell’immobilità, nel luogo del ghiaccio
                    che impedisce persino le lagrime esclama:
                    «O tu, che mostri per sì bestial segno (133-139)
                    Cangi – compensi.
                    Bestial  segno  …  Nel  primo  dei  tre  cerchietti  di  Dite  è  pu-
                    nita  la  bestialità,  detta altrimenti violenza  secondo  il  pun-
                    to di vista da cui si considera questa mala disposizione, che ha
                    dell’incontinenza  e  della  malizia.  Aristotile  fa  consistere  la  bestia-


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