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LEZIONI  DI  LETTERATURA ITALIANA - ANNO ACCADEMICO 1906-1907



                    nale come chiunque farebbe. Mi vuoi far tornare a quel tempo ma non
                    capisci che non c’è infelicità peggiore, quando si è in una irrimediabile
                    miseria? Im[m]aginate invece che, mentre il vento per poco si tace ma
                    tra poco spirerà di nuovo travolgendo quelle anime; mentre il compa-
                    gno pensa e piange, mentre i due visitatori dell’abisso attendono che el-
                    la parli, im[m]aginate che ella esca in una sentenza di antico!
                    Non sono poeti questi critici che prestano a Dante simili storture.
                    E poi come fa Francesca a sapere che Dante soleva leggere questo li-
                    bro che leggeva anch’essa: De consolatione philosophiae o qual altro
                    si voglia? Non poteva sapere assolutamente. È un’inverosimiglianza da
                    fanciullo. Invece non è un’inverosimiglianza che Francesca accenni a
                    Virgilio e che lo abbia riconosciuto. Siamo, si capisce, nel mondo del
                    mistero: ora Virgilio altrove dice: Minos me non lega; e s’intende di sé
                    e di tutti gli altri. Quelli del Limbo hanno libero passaggio per tutti i
                    cerchi. Infatti Virgilio passa, è passato altre volte; Catone è andato all’i-
                    sola del Purgatorio. Sono impediti solo quelli che hanno avuto la con-
                    danna dalla coda di Minosse.
                    Dante ha nominato prima il Dottore dicendo:
                     Poscia ch’io ebbi il mio dottore udito
                     Nomar le donne antiche e i cavalieri,
                    Niente impedisce di credere che Francesca abbia udito, e che da questo
                    aver udito nominare gli eroi e le eroine antiche, abbia capito che chi con-
                    duceva Dante fosse il poeta sovrano, l’aquila che ha cantato più degli al-
                    tri l’amore irresistibile.- Se il dottore è quello di prima, se la massima è
                    ricavata dall’esperienza di Francesca, come si spiega: ….. e ciò sa il tuo
                    Dottore? Altri dice che si tratta di lui, di Virgilio che, essendo all’Infer-
                    no rimpiange sempre la felicità che aveva nella vita. L’interpretazione



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