Page 603 - Guida Windows 10
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l’attuale contenuto dei volumi del sistema con, esattamente, il contenuto di quegli stessi dischi,
        nell’istante in cui è stato eseguito il backup dell’immagine. Questo significa che i file di sistema e
        i registri di Windows torneranno “in salute” (sempre che il sistema fosse “in forma” quando
        avete eseguito il backup e che da allora non siano insorte problematiche hardware). Ogni
        programma installato sul sistema al momento del backup del computer verrà ripristinato
        completamente. Tutti gli altri file sul disco ripristinato, compresi i vostri documenti, torneranno al
        loro stato precedente, mentre perderete tutti gli interventi eseguiti successivamente.

              ATTENZIONE
               Se tenete i vostri documenti sullo stesso disco dei file di sistema, è probabile che il ripristino dell’immagine
               di sistema provochi la perdita di tutti gli interventi recenti, sempre che non abbiate anche un backup
               aggiornato dei dati e che, ulteriore fortuna, l’immagine di backup preceda i vostri attuali problemi. Lo
               stesso vale per i documenti che si trovano su un volume distinto rispetto ai file di sistema, ma che sono
               stati inclusi nel backup dell’immagine. Se avete dei documenti che non sono stati sottoposti a backup,
               potete evitare di perdere il vostro lavoro più recente copiandoli su un disco che non sia coinvolto dal
               processo di ripristino: una chiavetta USB, per esempio, o qualche altro supporto rimovibile. Per copiare
               questi documenti potete utilizzare l’opzione Command Prompt nell’ambiente Windows Recovery (per
               informazioni sull’uso dell’opzione Command Prompt, consultate il paragrafo “Utilizzare il prompt dei
               comandi” nel Capitolo 19. Se avete un backup recente, potete ripristinare i file dopo aver ripristinato
               l’immagine del sistema e il vostro computer tornerà in funzione.

              NOTA
               Il principale limite hardware per il ripristino del backup di un’immagine di sistema è il fatto che il computer
               di destinazione deve avere almeno lo stesso numero di unità dischi del sistema di origine, con dimensioni
               almeno corrispondenti. Questo significa, per esempio, che non potete ripristinare un’immagine di sistema
               per un computer dotato di disco rigido da 500 GB su un un’unità SSD da 256 GB, anche se il sistema
               originario occupava molto meno di 256 GB. Tenete anche in considerazione che, su un sistema dotato di
               più unità dischi, sarà il BIOS a determinare quale usare per avviare il sistema e questa è l’unità sulla quale
               Windows ripristinerà l’immagine del volume di sistema (in questo caso non avete scelta, se non
               riconnettere le unità dischi o, se il BIOS lo consente, selezionare un’altra unità dischi avviabile).

               Se il vostro nuovo computer risponde ai requisiti in termini di spazio, il ripristino dell’immagine di sistema
               dovrebbe funzionare senza problemi. Questo vale anche se i computer di origine e di destinazione usano
               controller differenti per i dischi. Analogamente, altre differenze (come schede grafiche, schede audio,
               microprocessore differenti e così via) non dovrebbero impedire il ripristino di un’immagine di sistema su un
               altro computer, in quanto i driver hardware sono isolati dal resto delle informazioni contenute nell’immagine
               e vengono ricostruiti nell’ambito del processo di ripristino. Potreste dover riattivare Windows a causa delle
               modifiche apportate all’hardware.



                RISOLUZIONE DEI PROBLEMI

               Le cartelle di backup sono “vuote”

               Se utilizzate Esplora file per sfogliare la cartella contenente l’immagine di sistema, quando porterete il puntatore
               del mouse sul nome di una cartella, il riquadro pop-up potrebbe indicare che si tratta di una cartella vuota.
               Allarmati, potreste fare clic destro sulla cartella e scegliere Proprietà, solo per scoprire che la cartella sembra
               contenere 0 byte, zero file e zero cartelle. Non preoccupatevi. Questa è la normale condizione dei backup
               conservati in un volume NTFS, poiché, per impostazione predefinita, solo l’account utente di sistema ha il
               permesso di visualizzare i file. Questa è una misura di sicurezza ragionevole e non una precauzione a favore
               dell’affidabilità, che impedisce a voi o a qualsiasi altro utente di cancellare inavvertitamente un file importante
               per il backup. Se siete certi della vostra capacità di operare in modo sicuro sui file di backup nel loro formato
               nativo, la soluzione è semplice: fate doppio clic sul nome della cartella, seguite le richieste, compresa una
               finestra di dialogo del controllo dell’account utente che chiede di aggiungere in modo permanente il vostro
               account utente all’elenco dei permessi della cartella, ottenendo così pieno accesso la cartella stessa.
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