Page 53 - Pablo Picasso
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La famiglia Soler, 1903. Olio su tela, 150 x 200 cm,
                               Musée d’Art Moderne et d’Art Contemporaine, Liegi.



              Il semplice e indistinto blu monocromatico corrisponde alla qualità
           elementare,  alla  posa  plastica  astratta  e  al  carattere  lineare  della

           composizione.  Semplificando  la  forma,  Picasso  attribuì  maggiore
           complessità e profondità al contenuto, trasformando il soggetto iniziale

           in  un  evento  atemporale  e  universale:  il  mesto  incontro  di  due
           simboliche sorelle in un altro mondo. La loro emblematica opposizione

           (il  nobile  e  l’eterno  contrapposti  all’infimo  e  al  mortale)  si  esprime
           attraverso la struttura del dipinto. Le intense e profonde tonalità celesti
           della figura materna corrispondono alle sue linee plastiche liberamente

           fluenti, mentre le spente sfumature di verde-grigio (il colore dell’argilla
           bagnata) che connotano la prostituta corrispondono ai volumi rocciosi

           di questa figura, al ritmo spezzato della sua posa e alle ombre funeree
           tra le pieghe della sua cappa.
              L’esaltazione  dell’ispirazione  e  della  sofferenza  materne  trova

           espressione  nell’occhio  sgranato  e  onniveggente  della  madre.  I
           profondi e metafisici sogni di morte della prostituta risultano evidenti

           nelle  palpebre  pesanti  e  chiuse,  nelle  ombre  del  suo  volto  ceruleo  e
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