Page 47 - Pablo Picasso
P. 47

simbolo della poetica malinconia che incombe sul desolato orizzonte
           del mondo. Il blu, in questo dipinto, è metafora di tristezza e dolore;

           tuttavia,  verso  la  fine  del  1901,  il  desiderio  di  esprimere  questi
           sentimenti in modo più diretto spinse Picasso a volgersi alla scultura.
              Il  netto  predominio  che  Picasso,  secondo  Daix,  assegna  nei  propri

           dipinti alla forma è l’innegabile conferma di questo interesse: Picasso
           cominciò  a  scolpire  non  solo  perché  quel  medium  dava  ulteriore

           concretezza alla sua idea plastica, bensì anche perché ciò corrispondeva
           al suo bisogno di imporsi limiti rigorosi e di giungere all’utilizzo dei
           mezzi espressivi più ascetici possibili.

              Mentre  poco  alla  volta,  dai  suoi  dipinti,  scompare  tutto  tranne  la
           solitaria  figura  umana,  e  mentre  la  tonalità  vira  verso  il  blu

           monocromatico,  il  modello  interiore  di  Picasso,  statico  e  saldamente
           chiuso in se stesso (per esempio, la figura al tavolo del caffè) giunge a

           un’idea  scultorea  che  esprime  depressione.  Il  dipinto  La  bevitrice
           assopita, realizzato a Barcellona nei primi mesi del 1902, è un notevole

           esempio  di  questa  evoluzione.  Come  soggetto,  insiste  sulle  bevitrici
           d’assenzio parigine, ma il suo carattere plastico conduce direttamente
           all’opera principale del 1902, La visita [o Le due sorelle o L’incontro]:

           la figura incurvata e a capo chino, avvolta nella sua malinconica cappa
           blu,  completamente  rinchiusa  in  se  stessa  e  su  se  stessa  a  mo’  di

           conchiglia.
              La genesi di questa scultorea figura può essere ricondotta alle opere

           parigine della seconda metà del 1901, in cui le figure appaiono inscritte
           nei contorni ovaleggianti di archi romanici. Tra queste va annoverato

           innanzitutto un “ciclo “dedicato alle detenute e le “maternità “(Daix)
           simili a Madonne che, a modo loro, riflettono le impressioni suscitate
           in Picasso dalle visite compiute al carcere femminile di Saint-Lazare

           nell’autunno  1901  (si  vedano  Donna  a  braccia  conserte;  Donna
           accucciata  con  bambino;  Donna  con  ampio  vestito).  Lo  sviluppo  di

           tutti questi elementi, sia plastici sia semantici, costituisce lo sfondo del
           dipinto intitolato La visita, custodito all’Ermitage di San Pietroburgo.
   42   43   44   45   46   47   48   49   50   51   52