Page 83 - Nomi & Nomi
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SIGNIFICATO: lupo
ORIGINE: germanica
ONOMASTICO: 19 aprile
Il nome E. è molto diffuso in Italia, mentre non si conoscono forme al maschile. Si può dire con
certezza che il nome è di origine germanica, ma quale sia l’esatta etimologia della parola è
difficile dirsi con sicurezza. Una delle ipotesi mette in relazione il nome con imr, termine
germanico che significa ‘lupo’ animale sacro a Odino. La poesia, la musica e le arti toccano le
corde più profonde della sua anima. E. vive di impressioni, di emozioni, di sensibilità. La sua
raffinatezza e generosità la rendono ostile alle astrazioni e la allontanano irreparabilmente dal
senso pratico.
Corrispondenze: segno della Bilancia. Numero portafortuna: 3. Colore: giallo. Pietra: topazio.
Metallo: oro.
Erica
SIGNIFICATO: unica padrona
ORIGINE: germanica
ONOMASTICO: 18 maggio
È diffuso soprattutto nel Nord e particolarmente nella provincia di Bolzano (dove è frequente la
forma maschile Erich), anche nella variante Erika. Alla base del nome è lo scandinavo Erik,
tradizionale della casa regnante svedese dal Medioevo al Rinascimento. È divenuto nome di
moda recente per esotismo e per influenza letteraria dalla popolare novella di Ellen Bayley Noi
due, del 1884. Si è diffuso inoltre per l’erronea assimilazione di E. con la pianta selvatica delle
brughiere coltivata anche per ornamento. Tra i personaggi famosi si ricordano il navigatore
vichingo del I secolo a.C. Erik il Rosso e lo scrittore tedesco Erich Maria Remarque, morto nel
1970.
Credere nella propria intelligenza e nelle proprie capacità di analisi e sintesi aiuta ad affermarsi
nella vita. E. ha imparato la lezione e ha fatto di questo atteggiamento un’abitudine. Osservare
con sguardo lucido e amichevole il mondo che la circonda l’aiuta ancora di più ad ottenere il
successo che si merita.
Corrispondenze: segno della Bilancia. Numero portafortuna: 3. Colore: viola. Pietra: ametista.
Metallo: oro.
Erminia Erminio
SIGNIFICATO: potente come il dio Ermin
ORIGINE: germanica
ONOMASTICO: 25 agosto
È un nome di matrice letteraria, ripreso dal poema del Tasso Gerusalemme liberata dove E. è la
giovane figlia del re di Antiochia, innamorata di Tancredi a sua volta invaghito di Clorinda.
Altre interpretazioni etimologiche lo identificano come un nome etrusco di significato ignoto, o
addirittura come un nome di origine etnica con il significato di ‘nativo di Armenia’. È
distribuito in tutta Italia, soprattutto nel Nord, anche come nome cristiano, per il culto di s. E.
badessa di Reims. Viene spesso utilizzato in una variante vezzeggiativa meno impegnativa e cioè
Mina, che deriva a sua volta dalla forma Ermina. La passione è importante ma solo se è lei a
condurre il gioco. Non ama mettersi in discussione e non le basta essere amata, vuole essere
desiderata, adorata, quasi venerata come una dea. Capricciosa di natura, E. giudica le cose e le
persone con troppa fretta e questo le procura più di un’antipatia.