Page 50 - Nomi & Nomi
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usati anche al femminile. La diffusione è larga in Italia e soprattutto in Lombardia e deriva dal
culto in particolare per s. C. martire vescovo a Perugia nel II secolo e per s. Costanza, martire
nel I secolo. Il nome fu portato da undici imperatori romani e bizantini, tra cui C. I detto ‘il
Grande’ che nel 330 trasferì la capitale dell’Impero romano a Bisanzio, ribattezzata
Costantinopoli. Costanza fu il nome della regina di Aragona e dell’imperatrice C. d’Altavilla,
del XII secolo, madre di Federico II di Svevia, re di Sicilia poi incoronato imperatore. Nato per
una vita da passare in mezzo alla natura, C. rifugge dalla vita reale, dagli onori, dal successo.
Ha orrore della menzogna ed è profondamente umile.
Corrispondenze: segno del Sagittario. Numero portafortuna: 1. Colore: verde. Pietra:
smeraldo. Metallo: rame.
Costantino Costante
Costanzo Costante
Cristiano Cristiana
SIGNIFICATO: che vive secondo la legge di Cristo
ORIGINE: greca
ONOMASTICO: 7 aprile
Il nome è diffuso nel Centro-Nord, ed è la continuazione dell’appellativo, tenuto segreto durante
le persecuzioni, con cui si riconoscevano i seguaci della fede di Cristo. È più comune
all’estero, soprattutto nell’Europa del Nord, nelle forme Kristian, Christian e Christiane,
particolarmente in Danimarca, dove dal 1448 è nome tradizionale della casa regnante. La
Chiesa onora s. Chrétien di Francia, patrono delle partorienti, s. C. martire in Polonia e santa C.
di Bolsena, patrona dei mugnai. Sono il cuore e la volontà a dominare in C. In loro difesa
sarebbe pronto alla ribellione ma se non vi arriva, è solo perché ha ripugnanza della violenza.
La sua bontà ad ogni costo lo rende alquanto intransigente.
Corrispondenze: segno dell’Ariete. Numero portafortuna: 7. Colore: verde. Pietra: smeraldo.
Metallo: rame.
Cristoforo
SIGNIFICATO: colui che porta, che diffonde Cristo
ORIGINE: greca
ONOMASTICO: 25 luglio
Il nome è diffuso in tutta Italia, più frequente in Sicilia, e riprende l’appellativo greco cristiano,
poi latinizzato in Christophorus, nel significato di ‘colui che porta in sé Cristo’ (in senso
mistico, chi ha ricevuto l’Eucarestia, il corpo di Cristo). Dal Medioevo riflette il culto per s. C.
martire in Licia sotto Decio, ora venerato come patrono di automobilisti, viaggiatori, atleti,
postini e ferrovieri. C. fu il nome di tre re di Danimarca tra il XII e il XV secolo. In una certa
parte la diffusione del nome può essere stata promossa dal personaggio di fra’ C. de I promessi
Sposi di Alessandro Manzoni. Indolente, superficiale e lento, C. mostra le sue doti migliori –
audacia, lucidità, ampiezza di vedute – solo in casi eccezionali. La quotidianità lo vede
principalmente impegnato a dare il peggio di sé: superficiale fino alla crudeltà, gentile solo a
tratti, senso di superiorità, desiderio di piacere senza dare nulla in cambio.
Corrispondenze: segno dell’Ariete. Numero portafortuna: 4. Colore: blu. Pietra: zaffiro.
Metallo: bronzo.