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Khaled Ben Mahfouz era azionista di Harken con una quota dell'11,5 %.
Le sue azioni erano sostenute da uno dei suoi procuratori, Abdulah Taha
Bakhsh. Talat Othman era amministratore, mentre il fratello maggiore di
Osama Bin Laden, Salem, era rappresentato nel consiglio di
amministrazione di Harken dal suo procuratore americano James R. Bath.
Questa piccola banda (la famiglia Bush, i suoi debitori politici, i suoi
partner finanziari e l'immancabile CIA) non è certo alla sua prima
malversazione. Furono, infatti, al centro di un gigantesco scandalo
bancario degli anni Novanta: il fallimento della BCCI.
La Bank of Credit and Commerce International (BCCI) era
un'istituzione anglo-pachistana presente in settantatré paesi. Apparteneva
congiuntamente a tre grandi famiglie: i Gokal (Pakistan), i Ben Mahfouz
(Arabia Saudita) e i Geith Pharaon (Abu Dhabi) e fu utilizzata da Ronald
Reagan per corrompere il governo iraniano affinché ritardasse la
liberazione degli ostaggi americani nell'ambasciata di Teheran e sabotasse
così l'ultimo periodo della presidenza di Jimmy Carter (operazione detta
"October Surprise"). Poi, sotto la spinta dell'ex direttore della CIA e
vicepresidente George Bush (padre), l'amministrazione Reagan si servì
ancora della BCC per trasferire le donazioni saudite ai contras del
Nicaragua e per far trasferire i soldi della CIA ai mujaeddin in
Afghanistan. La BCCI è ugualmente implicata nei traffici d'armi del trader
siriano Sarkis Sarkenalian, nello scandalo Keatinga in USA, negli affari
del trader Marc Rich, nel finanziamento del gruppo di Abu Nidal ecc. In
definitiva, la banca fallì quando si scoprì che riciclava anche i soldi del
Cartello di Medellìn. La sua chiusura rovinò un milione di piccoli
risparmiatori.
Il fatto che la BCCI possa essere stata manipolata, se non addirittura
creata, dalla CIA non deve sorprendere. Esiste una lunga tradizione
bancaria nei servizi segreti americani dai tempi della fondazione dell'OSS
(Office of Strategic Services) da parte di avvocati e agenti di Wall Street.
Due ex direttori della CIA, Richard Helms e William Casey, hanno
lavorato alla BCCI, così come i due prestigiosi faccendieri della CIA,
Adnan Khashoggi (rappresentante del Saudi Binladen Group in USA) e
Manucher Ghobanifar (principale trader dell'lrangate). Senza parlare di
Kamal Adham (cognato di re Feisal e capo dei servizi segreti sauditi fino
al 1977), del principe Turki al-Feisal al-Saud (capo dei servizi segreti
sauditi dal 1977 all'agosto 2001 e tutore di Osama Bin Laden) e di Abdul
Thierry Meyssan 65 2002 - L'Incredibile menzogna