Page 17 - L'Incredibile menzogna
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sotterraneo del World Trade Center, uccidendo sei persone e ferendone un

            migliaio. L'attentato era stato attribuito a un'organizzazione islamica con
            sede a New York e diretta dallo sceicco Omar Abdul Rahman. Secondo i
            giornalisti della CNN, se questo incidente è un attentato, è probabilmente
            opera di un altro estremista islamico, l'ex miliardario saudita Osama Bin

            Laden. Con una fatwa del 23 agosto 1996, questo finanziere rifugiato in
            Afghanistan ha dichiarato la guerra santa contro gli Stati Uniti e Israele. A
            lui   vengono   attribuiti   gli   attentati   commessi   contro   le   ambasciate

            americane di Nairobi (Kenya) e Daar-es-Salam (Tanzania), il 7 agosto
            1998. In pochi anni è diventato "il nemico pubblico numero uno negli Stati
            Uniti". Una taglia di cinque milioni di dollari viene messa sulla sua testa
            dall'FBI.   Il   Consiglio   di   Sicurezza  dell'ONU   ha   chiesto   al   governo

            talebano di estradarlo. Dal 5 febbraio 2001, gli Stati Uniti, di fatto, lo
            stanno giudicando in contumacia a New York.
               Uno dopo l'altro tutti i canali televisivi americani mandano in onda le

            dirette da New York. Alle 9,03, un altro aereo si schianta sulla Torre sud
            del World Trade Center. L'impatto avviene mentre numerose televisioni
            mandano in onda le immagini della Torre nord in fiamme. Di conseguenza

            l'urto è filmato sotto varie angolazioni e visto in diretta da milioni di
            telespettatori. È evidente che gli americani devono far fronte ad azioni
            terroristiche   sul   proprio   suolo.   Temendo   attentati   con   auto   bomba,

            l'Autorità del Porto di New York chiude la circolazione su tutti i ponti e
            tunnel di Manhattan (strano, si temono azioni di commandos a terra!). Alle
            9,40,   la   polizia   di   New   York   informa   la   popolazione   che   altri   aerei
            potrebbero schiantarsi su altre torri. Alle 10, mentre viene annunciato

            l'attacco al Pentagono, la Torre sud crolla, in diretta, su tutti i teleschermi
            del mondo; poi, alle 10,29, anche la Torre nord rovina a terra. Una nuvola
            di polvere avvolge Manhattan. Si parla di un ipotetico bilancio di decine di

            migliaia di morti. L'incendio dell'aereo avrebbe provocato un calore così
            forte che le strutture di metallo degli edifici non sono state in grado di
            resistere.
               Il governatore di New York, George Pataki, chiude tutti gli uffici di

            rappresentanza ufficiale del suo stato e fa appello alla guardia nazionale.
            "Ho amici dentro a quelle torri, penso a loro, alle loro famiglie, ci
            sforzeremo di portare sostegno a tutti coloro che sono toccati da questa

            tragedia", dichiara. Il sindaco, Rudolph Giuliani, rispondendo al telefono
            ai microfoni di New York One, si rivolge ai newyorkesi: "A coloro che non




            Thierry Meyssan                                16             2002 - L'Incredibile menzogna
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