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sotterraneo del World Trade Center, uccidendo sei persone e ferendone un
migliaio. L'attentato era stato attribuito a un'organizzazione islamica con
sede a New York e diretta dallo sceicco Omar Abdul Rahman. Secondo i
giornalisti della CNN, se questo incidente è un attentato, è probabilmente
opera di un altro estremista islamico, l'ex miliardario saudita Osama Bin
Laden. Con una fatwa del 23 agosto 1996, questo finanziere rifugiato in
Afghanistan ha dichiarato la guerra santa contro gli Stati Uniti e Israele. A
lui vengono attribuiti gli attentati commessi contro le ambasciate
americane di Nairobi (Kenya) e Daar-es-Salam (Tanzania), il 7 agosto
1998. In pochi anni è diventato "il nemico pubblico numero uno negli Stati
Uniti". Una taglia di cinque milioni di dollari viene messa sulla sua testa
dall'FBI. Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha chiesto al governo
talebano di estradarlo. Dal 5 febbraio 2001, gli Stati Uniti, di fatto, lo
stanno giudicando in contumacia a New York.
Uno dopo l'altro tutti i canali televisivi americani mandano in onda le
dirette da New York. Alle 9,03, un altro aereo si schianta sulla Torre sud
del World Trade Center. L'impatto avviene mentre numerose televisioni
mandano in onda le immagini della Torre nord in fiamme. Di conseguenza
l'urto è filmato sotto varie angolazioni e visto in diretta da milioni di
telespettatori. È evidente che gli americani devono far fronte ad azioni
terroristiche sul proprio suolo. Temendo attentati con auto bomba,
l'Autorità del Porto di New York chiude la circolazione su tutti i ponti e
tunnel di Manhattan (strano, si temono azioni di commandos a terra!). Alle
9,40, la polizia di New York informa la popolazione che altri aerei
potrebbero schiantarsi su altre torri. Alle 10, mentre viene annunciato
l'attacco al Pentagono, la Torre sud crolla, in diretta, su tutti i teleschermi
del mondo; poi, alle 10,29, anche la Torre nord rovina a terra. Una nuvola
di polvere avvolge Manhattan. Si parla di un ipotetico bilancio di decine di
migliaia di morti. L'incendio dell'aereo avrebbe provocato un calore così
forte che le strutture di metallo degli edifici non sono state in grado di
resistere.
Il governatore di New York, George Pataki, chiude tutti gli uffici di
rappresentanza ufficiale del suo stato e fa appello alla guardia nazionale.
"Ho amici dentro a quelle torri, penso a loro, alle loro famiglie, ci
sforzeremo di portare sostegno a tutti coloro che sono toccati da questa
tragedia", dichiara. Il sindaco, Rudolph Giuliani, rispondendo al telefono
ai microfoni di New York One, si rivolge ai newyorkesi: "A coloro che non
Thierry Meyssan 16 2002 - L'Incredibile menzogna