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B.9. PRESTAZIONI DEGLI ORGANISMI EDILIZI • STRUTTURE PER CULTURA E INFORMAZIONE
  2. MUSEI, GALLERIE D’ARTE, PINACOTECHE

       ? RIFERIMENTI NORMATIVI E PRESTAZIONALI

       ? SCHEDA TECNICA – CONTENITORI ESPOSITIVI (vetrine, climabox e simili)

       1. del damping termico (capacità di contenimento del-        In futuro ci si potrà riferire alla normativa UNI “Beni            a ridurre della metà la differenza fra UR esterna e UR
          le oscillazioni della temperatura);                       Culturali-Normal” che verrà prodotta dalla Commissione              interna) caratteristico della struttura della vetrina vuota.
                                                                    GL22 “Museotecnica”.                                                Questo valore dipende solo dalle caratteristiche
       2. delle oscillazioni dell’umidità relativa (capacità di                                                                         costruttive e dai materiali con cui essa è realizzata,
          tampone igrometrico);                                     3. Valutazione del funzionamento di contenitori e                   e per aumentarlo si deve migliorare la tenuta della
                                                                        specifiche di progettazione e/o modifica                        vetrina;
       3. degli scambi d’aria con l’ambiente esterno (com-
          presi gli inquinanti gassosi, il vapore acqueo e il       Per un corretto dimensionamento di una vetrina finalizza-        c) Calcolo della quantità di materiale tampone (ad es. gel
          particellato).                                            ta alla protezione e alla esposizione di manufatti costituiti       di silice) necessaria per aumentare il tempo di dimez-
                                                                    da materiale igroscopico (idrofilo), o per una verifica del-        zamento della vetrina fino ai valori consigliati per i qua-
       Nel campo delle sollecitazioni meccaniche esterne i          l’efficienza di una vetrina esistente, occorre effettuare una       li la vetrina risulta essere sufficientemente isolata igro-
       dispositivi previsti, oltre quelli che riguardano la pre-    serie di calcoli e di prove atte a individuare le caratteristi-     metricamente dall’ambiente che la circonda in base alla
       venzione del rischio antropico (barriere, allarmi ecc.)      che del sistema manufatto-contenitore che entrano in gio-           formula:
       devono essere in grado di assorbire sia le sollecitazio-     co e determinano l’andamento e l’entità degli scambi                            k = k(0)qV / qV + a(j)a(j)w(j);
       ni meccaniche che si possono prevedere nello specifi-        igrometrici all’interno di questo sistema e tra il sistema
       co contesto museale della vetrina, sia quelle naturali       stesso e l’ambiente circostante. Si indicano qui di seguito      d) Confronto tra la capacità igroscopica del manufatto
       attese in quel particolare territorio secondo le previsio-   le fasi in cui si deve articolare la verifica.                      a(opera) W(opera) e quella del materiale tampone
       ni delle carte del rischio sismico.                                                                                              a(gel) W(gel); quest’ultima deve essere molto mag-
       La movimentazione o la manipolazione delle opere             a) Calcolo della capacità igroscopica del manufatto: con-           giore di quella del manufatto. Se ciò non si verifica
       all’interno delle vetrine, finalizzate al loro controllo        siste nel valutare la quantità di acqua, sotto forma di          la stabilizzazione del microclima, in particolare del-
       diretto, alle manutenzioni ordinarie e alle eventuali           vapore, contenuta nel materiale igroscopico in equili-           l’umidità relativa all’interno del contenitore, avviene
       operazioni di pronto intervento conservativo, devono            brio con l’ambiente circostante a determinati valori di          a spese soprattutto del manufatto piuttosto che del
       essere risolte con semplici soluzioni di tipo funzionale.       temperatura e di umidità relativa dell’aria; se l’oggetto è      materiale tampone.
       Inoltre deve essere garantita una semplice manuten-            di legno avremo: a(legno) W(legno).
       zione degli impianti di condizionamento, sia passivi            Questo valore, in genere riferito all’unità di peso del       In conclusione non è possibile valutare e accertare il cor-
       che attivi, che vengono installati all’interno o all’ester-     manufatto, dipende essenzialmente dalla natura del            retto funzionamento di una vetrina se prima non si sono
       no delle vetrine per tutti gli specifici scopi conservativi     materiale (legno, tela, carta, cuoio, avorio, ecc); per       eseguite le operazioni sopra descritte e non si sono veri-
       anzidetti.                                                      manufatti compositi viene presa in considerazione la          ficati i calcoli sopra indicati.
       I materiali costitutivi delle vetrine e delle apparecchia-      somma delle capacità igroscopiche dei costituenti con-        Porre un’opera all’interno di una vetrina che non fun-
       ture installate a loro interno non devono produrre              siderati singolarmente;                                       ziona correttamente significa correre il rischio di sotto-
       vapori organici acidi che possono causare corrosioni a                                                                        porre l’opera a processi di deterioramento e di invec-
       una larga gamma di manufatti.                                b) Calcolo sperimentale del tempo di dimezzamento a              chiamento accelerati.
                                                                      vuoto (t 1/2 vuoto: tempo di dimezzamento necessario

       INDIVIDUAZIONE DI CLASSI DI MANUFATTI CON ESIGENZE                                                 5. I musei, salvo circostanze del tutto eccezionali, non devono acquisire oggetti che
       ESPOSITIVE ANALOGHE                                                                                   hanno poche probabilità di poter catalogare, conservare, sistemare in depositi o
                                                                                                             esporre, in condizioni adeguate.
       Criteri secondo la geometria dell’oggetto:
       • Manufatti piani;                                                                                 6. Le acquisizioni che non rientrano nel quadro della politica in corso al museo, nei ter-
       • Manufatti con superfici geometricamente complesse;                                                  mini in cui essa è stata definita, non possono avvenire che in circostanze del tutto ecce-
       • Manufatti a trama e ordito.                                                                         zionali e solo dopo un esame da parte dell’amministrazione responsabile del museo,
                                                                                                             che tenga conto dell’interesse degli oggetti in questione, di quello del patrimonio cultu-
       Criteri secondo la tipologia                                                                          rale nazionale o di altro, nonché degli interessi specifici di altri musei.
       • Manufatti metallici;
       • Manufatti lapidei;                                                                               7. Norme particolari devono essere adottate, nel rispetto della normativa vigente e degli
       • Manufatti ceramici non smaltati e invetriati;                                                       accordi e codici di comportamento internazionali, per l’effettuazione di campagne di
       • Manufatti tessili, tinti e stampati;                                                                scavo e per la raccolta di esemplari e specimen naturali.
       • Manufatti con policromie tipiche dei dipinti (tele, tavole, stampe, disegni, acque-
                                                                                                          Inalienabilità
          relli, miniature ecc.);                                                                         L’alienazione o la cessione delle collezioni deve essere esclusa in via generale ed espli-
       • Manufatti vetrosi, musivi e maiolicati (ceramiche smaltate);                                     citamente richiamata all’interno dello statuto o del regolamento del museo. Nei casi in cui
       • Manufatti cartacei;                                                                              essa sia giuridicamente possibile, l’alienazione e/o cessione di opere del museo deve
       • Manufatti complessi (più tipologie sopracitate presenti contemporaneamente;                      essere stabilita sulla base di rigorose procedure che ne assicurino la legittimità, ne con-
       • Manufatti vari (cere, avorio, osso ecc.).                                                        fermino la necessità e l’opportunità e ne garantiscano la trasparenza e la pubblicità.
                                                                                                          Permute e scambi fra musei possono essere attuati sulla base di definiti protocolli, in con-
       MISURE DI PROTEZIONE DEI MANUFATTI ALL’ESTERNO DI CONTENITORI                                      formità con la normativa vigente, attuati sulla base di motivazioni che ne assicurino la
                                                                                                          legittimità e l’opportunità. Ogni forma di cessione, avvenga essa attraverso donazione,
       Oltre ai normali sistemi di protezione dei manufatti, quali barriere, schermi protettivi, vetri-   scambio, vendita o distruzione, esige l’esercizio di una valutazione rigorosa e non può
       ne, climabox, nel caso di lavori saranno necessarie protezioni e adeguamenti temporanei            essere approvata se non dopo un circostanziato parere di esperti e giuristi.
       e limitati ad altre parti dello spazio espositivo non interessate ai lavori stessi. Nel caso di
       opere ancorate a muro, saranno valutate dimensioni e peso dello oggetto per indirizzare            REGISTRAZIONE E DOCUMENTAZIONE FINALIZZATA
       la scelta delle modalità di fissaggio, che devono garantire sicurezza e stabilità nel tempo.       ALLA CONOSCENZA DEL PATRIMONIO
       Un adeguato isolamento tra spazio interno ed esterno al locale di conservazione dovrà
       essere necessario per garantire la stabilità dei parametri microclimatici.                         Nella gestione delle collezioni museali le attività di registrazione e documentazione con-
                                                                                                          fluiscono nella catalogazione intesa come organizzazione sistematizzata delle conoscen-
       INCREMENTO E INALIENABILITÀ DELLE COLLEZIONI                                                       ze scientifiche e dello status amministrativo relativi a un bene culturale.
                                                                                                          Nella gestione delle collezioni museali la catalogazione, opportunamente modulata e
       Incremento                                                                                         inserita in piani di collaborazione tra musei e istituzioni territoriali, deve rientrare nelle atti-
       1. Ogni museo deve adottare e rendere pubblici gli indirizzi e i criteri di incremento             vità ordinarie e si articola nelle seguenti indispensabili funzioni:

          delle collezioni, impegnandosi a rivederle periodicamente.                                      Acquisizione e registrazione:
                                                                                                          all’ingresso in un museo gli oggetti devono essere registrati e documentati a fini patrimo-
       2. Gli oggetti devono essere acquisiti coerentemente con le linee stabilite dal museo              niali e di sicurezza, predisponendo la compilazione di un registro inventariale con l’obiet-
          e deve essere sempre documentata la loro provenienza legittima.                                 tivo qualitativo di monitorare la consistenza del patrimonio museale.

       3. I musei devono evitare di acquisire opere che non siano in grado di conservare ed esporre       Catalogazione:
          in maniera adeguata o di legittimo interesse di altri musei, senza informarli preventivamente.  sarebbe auspicabile che tutti i beni fossero catalogati. Quando ciò avvenga, essi devono esse-
                                                                                                          re identificati e descritti attraverso una scheda tecnico scientifica, utilizzando gli standard
       4. Ogni condizione particolare o clausola restrittiva riguardante un’acquisizione – a              nazionali ICCD sia catalografici (alfanumerici, iconografici e cartografici) che terminologici.
          qualunque titolo sia effettuata – deve essere chiaramente definita nell’atto di ces-
          sione di proprietà o in altro documento scritto.

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