Page 340 - Manuale dell'architetto
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B.7. PRESTAZIONI DEGLI ORGANISMI EDILIZI • STRUTTURE SANITARIE
2. DEFINIZIONE, CLASSIFICAZIONE, REQUISITI GENERALI DELLE STRUTTURE SANITARIE
? A. ATTIVITÀ DI ASSISTENZA IN REGIME DI RICOVERO
? A.1. GENERALITÀ A.2.2. REQUISITI TECNOLOGICI
? A.1.2. REQUISITI ORGANIZZATIVI GENERALI A.2.2.1 RICHIESTE PRESTAZIONALI GENERALI E INDICAZIONI SPECIFICHE
b) uso degli standard per la calibrazione degli strumenti analitici, con frequen- Caratteristiche igrotermiche
za dipendente dal numero di campioni analizzati nell’arco della giornata;
Temperatura interna invernale • non inferiore a 20°C +1°C;
c) uso dei materiali di controllo a titolo noto (almeno uno con valori nel cam-
po normale e uno con valori nella regione immediatamente sovrastante il • non inferiore a 22°C +1°C nelle sale visita.
limite superiore del campo normale) per il controllo di accuratezza, con fre-
quenza almeno settimanale; N. ricambi d’aria/ora • 2 volte/ora nelle zone comuni.
d) uso di materiali di controllo positivo o negativo per le indagini qualitative Dotazione impiantistica integrativa • Illuminazione di emergenza.
ivi comprese quelle microbiologiche e virologiche;
• Impianto di chiamata sanitari con segnala-
e) allestimento e aggiornamento giornaliero delle carte di controllo con cal-
colo dei coefficienti di variazione giornaliero o per periodi diversi a secon- zione acustico luminosa.
da del carico di lavoro;
• possibilità di trasferimento dei campioni tra laboratori generali di base • Impianto di rilevazione incendi.
con settori specializzati e laboratori specializzati e tra questi ultimi.
• Impianto di gas medicali: prese vuoto,
Per l’attività di pronto soccorso:
• collegamento funzionale con la centrale operativa 118; ossigeno, aria compressa.
• collegamento funzionale con i servizi di: laboratorio; diagnostica per
Caratteristiche illuminotecniche
immagini; endoscopia (se presente);
• collegamento funzionale con la struttura (servizio o centro) trasfusionale Intensità luminosa • 200 lux per l’illuminazione generale.
di riferimento; • 300 lux per l’illuminazione del locale visita.
• la struttura sede di pronto soccorso deve assicurare, oltre agli interventi
Fattore medio luce diurna • 0,02 generale.
diagnostico-terapeutici di urgenza compatibili con le specialità di cui è
dotata, almeno il primo accertamento diagnostico, clinico, strumentale e • 0,03 per locale visita.
di laboratorio e gli interventi necessari alla stabilizzazione del paziente,
nonché garantire il trasporto protetto; A.2.2.2 DOTAZIONE DI ATTREZZATURE E ARREDI PER SPECIFICI AMBIENTI
• la responsabilità delle attività di pronto soccorso e il collegamento con le
specialità di cui è dotata la struttura sono attribuiti nominativamente, anche Locale visita • Lampada visita.
a rotazione non inferiore a sei mesi, a un medico con qualifica non inferio- Attrezzature • Strumentario medico.
re al primo livello dirigenziale, con documentata esperienza nel settore; • Carrello medicazione.
• presenza di guardia attiva in medicina; Arredi • Lettino visita.
• presenza di guardia attiva in chirurgia; Apparecchi igienico-sanitari • Armadi farmaci/strumenti.
• presenza di guardia attiva o reperibilità in anestesia-rianimazione; • Lavabo con rubinetti a comando non
• presenza di guardia attiva o reperibilità in cardiologia, pediatria, ostetricia;
• la partecipazione degli ospedali sede di pronto soccorso attivo al sistema manuale.
dell’emergenza-urgenza è limitata nell’arco temporale durante il quale la
struttura assicura la compresenza delle condizioni minime sopradette. Servizi igienici • Vaso – Lavabo – Lavapadelle – Vuotatoio.
Apparecchi igienico-sanitari
A.2. ACCETTAZIONE
A.2.2.3 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI PER SPECIFICI AMBIENTI
Locale visita • Pavimenti con superficie lavabile e disin-
fettabile.
• Rivestimenti fino all’altezza min. di 2,00 m
impermeabili lavabili e disinfettabili.
A.3. DEGENZA
A.2.1. REQUISITI STRUTTURALI A.3.1. REQUISITI STRUTTURALI
A.2.1.1 CARATTERISTICHE FUNZIONALI A.3.1.1 CARATTERISTICHE FUNZIONALI
Obiettivi Obiettivi
L’accettazione deve garantire spazi distinti per attività sanitaria e per attivi- L’articolazione funzionale interna deve garantire la presenza di spazi per lo
tà amministrativa. In termini di collegamenti, deve essere gartantita area di svolgimento della funzione di supporto sanitario e di degenza.
smistamento dei percorsi per categorie di utenti, personale e ricoverandi. La funzione di degenza deve essere organizzata in modo tale da garantire il
rispetto della privacy del paziente ospedalizzato e il comfort di tipo alber-
A.2.1.2 RELAZIONI FUNZIONALI GENERALI ghiero.
• Accessibilità diretta dall’esterno A.3.1.2 RELAZIONI FUNZIONALI GENERALI
• Collegamento preferenziale con il Pronto Soccorso
• Collegamento auspicabile con la Degenza • Collegamento preferenziale con i servizi di Diagnosi e Cura.
• Collegamento auspicabile con il Day Hospital.
A.2.1.3 DOTAZIONE MINIMA DI AMBIENTI • Possibile aggregazione in un’unica area funzionale con il Day Hospital.
Elenco ambienti Ambienti integrativi A.3.1.3 DOTAZIONE MINIMA DI AMBIENTI
• Spazio informazioni • Locale bonifica
• Spazio attesa • Deposito sporco Elenco ambienti
• Spazio registrazione/segreteria • Deposito pulito • Camera di degenza con servizio igienico: almeno ogni 4 posti letto.
• Locale lavoro infermieri • Deposito attrezzature • Dotazione camere a 1 posto letto: ~10% del totale.
• Locale visita • Deposito barelle • Dotazione posti letto per camera: max.4 (per le strutture esistenti: max. 6).
• Servizi igienici personale • Locali osservazione breve
• Servizi igienici visitatori • Deposito materiali di pulizia Per le degenze pediatriche è preferibile separazione tra I, II, II infanzia
• Servizi igienici pazienti
• Locale soggiorno pazienti (per le degenze pediatriche: spazi di soggiorno
A.2.1.4 RICHIESTE PRESTAZIONALI PER SPECIFICI AMBIENTI e svago coperti e scoperti, a uso esclusivo dei bambini, proporzionato al
loro numero).
Il locale visita deve garantire l’accesso e il movimento della barella, lo spa-
• Bagno assistito ogni 30 posti letto.
zio per la visita medica e l’area destinata allo spogliatoio e, comunque, la • Spazio lavoro infermieri.
superficie minima deve essere non inferiore a 14 mq. • Spazio caposala.
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