Page 88 - Manuale di autostima
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ed oscurino la persona che siamo.

      Scommetto  che  sai  chi  fosse  Newton  (e  credo  che  ormai  penserai  che  sono  ossessionata
      dagli scienziati), il fisico che ha ideato la formula per la forza di gravità. Da come raccontano
      tutta la vicenda nei libri, pare fosse un tipo che passava pomeriggi su pomeriggi sdraiato
      sotto dei meli a pensare ai fatti suoi e a godersi l’aria aperta, che direi è già di per sé un
      gran bello stile di vita e una brillante trovata, anche se poi, per caso, non avesse formulato e

      descritto la forza di gravità. Fatto sta che l’amico Newton, oltre a dilettarsi di fisica e passare
      bei  pomeriggi,  soffriva  anche  di  epilessia  (colpo  di  scena…  scommetto  che  questo  non  lo
      sapevi, e a dirla tutta anche io ho appena fatto una ricerca per saperlo). Il che vuol dire che,
      sicuramente, doveva affidarsi a qualcuno quando aveva una crisi. Ma la cosa non deve

      averlo turbato granché, visto che nella vita ha potuto fare quello che amava fare e che ancora
      lo ricordiamo.
      Prendeva la sua persona in toto, nel bene e nel male, e sapeva che, per prendere il meglio di
      sé stesso, aveva anche bisogno di guardarsi allo specchio e riconoscere i propri limiti. Solo
      riconoscendoli e affidandosi a qualcun altro ha potuto superarli.
      Ora  che  ti  ho  svelato  questo  particolare  oscuro  della  sua  vita,  pensi  che  Newton  sia  un
      scienziato meno valido? Ritieni che chiedendo aiuto a delle altre persone sia stato un essere

      umano meno capace, brillante o degno di rispetto?
      Prova a pensare a tutte le persone che ami, che ami veramente. Prova a pensare a tutte
      le persone che rispetti e che stimi, le persone migliori che conosci, quelle a cui vorresti
      assomigliare  e  che  ti  hanno  aiutato  e  sorretto.  Immagina  i  loro  volti,  chiudi  gli  occhi  e

      pensa che siano davanti a te. Se li dovessi descrivere, scommetto che ti verrebbero in mente
      un sacco di gran belle cose e di buone qualità (e, detto tra me e te, hai mai detto loro quanto li
      stimi?), ma non ti credo se mi dici che non ti viene in mente neanche un limite o un difetto. No,
      sul serio, proprio non ti credo.
      Questo perché è umano avere limiti, e il desiderio di ciascuno di noi è superarli. Perché?
      Perché i limiti ci rendono imperfetti? Perché vorremmo essere meno umani?
      Ci è stata data una sola vita e, non essendo macchine, non possediamo un’energia illimitata

      (anche se, a giudicare dalla mia macchina, direi che non possederemmo un’energia illimitata
      neppure se fossimo macchine), quindi tanto vale consumarla utilizzando il buon senso. Vuoi
      davvero utilizzarla tentando di abbattere ogni tuo limite, raddrizzare ogni tuo difetto? Il
      tuo valore diminuirebbe se decidessi di non fare tutto da solo, ma di scegliere di rivolgerti

      anche agli altri?
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