Page 226 - Il grande dizionario della metamedicina
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→ Tosse secca spontanea:
Che cosa critico in questo momento?
→ Tosse secca ripetuta con sensazione di soffocamento:
Mi critico perché non mi attengo alle regole che mi sono prefissato?
Mi soffoco nel voler essere perfetto?
→ Tosse ricorrente con muco: vedi Raffreddore.
→ Tosse con espettorazioni: vedi Bronchite, Broncopolmonite.
TOSSICODIPENDENZA: dipendenza grave da droghe. Il loro consumo crea uno stato transitorio di esaltazione in cui il
mondo esterno scompare e, con lui, la sensazione di esserne separato. Quando la sensazione finisce, tuttavia, la
persona che si droga si sente ancora più lontana dal mondo, più impotente e più incompresa malgrado i ripetuti e
sempre più frequenti tentativi di porvi rimedio per mezzo delle droghe. La tossicomania esprime quasi sempre un
male di vivere causato da una sensazione di rifiuto, di abbandono o di tradimento da parte di una persona per noi
importante.
Per liberarsi dalla dipendenza occorre scavare in questo male di vivere, in modo da poterne guarire. Astenersi dal
consumare droghe attraverso uno sforzo di volontà serve solo a reprimere il palliativo usato per sfuggire alla
sofferenza. Non appena questa viene riattivata per qualche motivo, la volontà non regge. 1
Che cosa trovo in queste droghe che non trovo nel mio quotidiano?
Che cosa mi permettono di dimenticare?
TOURETTE: vedi Sindrome di Tourette.
TRACHEITE: infiammazione della trachea. Vedi Esofagite alla voce Esofago e Laringite.
TRAVASO: presenza anomala di liquido all’interno di una cavità del corpo umano. Il liquido proviene da un processo
infiammatorio che si è creato in una membrana (pleura, peritoneo, pericardio…) adibita a proteggere un organo.
Un esempio: la pleura è la membrana che riveste i polmoni. Quando viene colpita, si produce una reazione
infiammatoria chiamata pleurite. In questo processo alcune cellule, dette mastociti, liberano l’istamina, che ha la
funzione di attivare la circolazione sanguigna. I capillari, sovraccaricati dall’eccesso di sangue, rilasciano siero che
va a depositarsi tra i due foglietti pleurici. Il liquido, isolando i due foglietti, permette la ricostituzione dei
foglietti danneggiati.
Possiamo capire meglio questo fenomeno con l’esempio delle bruciature. Quando ci bruciamo, i tessuti venuti a
contatto con la sorgente di calore si danneggiano. Il corpo, per ripararli, fa ricorso a un processo infiammatorio: il
liquido liberato dalla produzione eccessiva di sangue isola l’epidermide dal derma, permettendo così la riparazione
e la guarigione della pelle bruciata. È ciò che chiamiamo bolla o vescicola. Se togliamo il liquido, rimettiamo derma
ed epidermide a contatto, rischiando così di ritardare il processo di guarigione e di favorire l’infezione. Si
comprende quindi che sarebbe saggio non bucare le vesciche.
Naturalmente, se il liquido pleurico disturba la respirazione o è troppo abbondante, se ne può prelevare una parte
per dare sollievo al paziente, ma eliminare tutto il liquido può avere come conseguenza di ritardare la guarigione,
produrre un’infezione o creare ulteriori complicazioni. Vedi Liquido ascitico e Mesotelioma.
Prima che si producesse il liquido pleurico ho provato angosciaper la mia salute, quella dei miei polmoni o per
la mia vita?
TREMORI: movimenti ritmici involontari che colpiscono in particolare le mani ma anche i piedi, la mascella, la testa o
la lingua. I tremori posso essere occasionali dopo una forte emozione o dipendere da una malattia, come il morbo
di Parkinson e la sclerosi a placche, oppure essere provocati da farmaci o dalla disintossicazione dall’alcol o dalla
droga.
→ Tremori occasionali quando si devono compiere gesti non abituali:
Ho forse paura di non sapere come muovermi, come procedere o di non essere abbastanza bravo?
→ Tremori essenziali: tremori persistenti indipendenti da qualunque forma di malattia. Esprimono una grande
tensione interiore, che può derivare dal controllo che ci si è imposti di fronte a una situazione esasperante e che
si è sopportata quasi fino a esplodere dalla rabbia. Può trattarsi di pettegolezzi del vicinato, dell’atteggiamento di
una persona, della mancanza di rispetto di un vicino nei nostri confronti e così via. La tensione può essere
determinata anche da una paura con cui ci si deve misurare a lungo. Per esempio una persona che vive da sola e
che di notte non riesce ad avere un sonno tranquillo perché prova una grande insicurezza.
Coralie inizia ad avere tremori essenziali mentre fa un corso di infermiera. Non voleva diventare infermiera, ma
solo occuparsi di bambini. Tuttavia la necessità di guadagnarsi la vita l’ha spinta ad accettare quel lavoro. Dato che
non si sentiva al suo posto, aveva sempre paura di far del male ai pazienti di cui si doveva occupare.