Page 225 - Il grande dizionario della metamedicina
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→ Tonsillite: infiammazione delle tonsille. Può essere l’espressione di una paura mista a rabbia per il fatto di non
     potersi esprimere di fronte a una persona che si impone con la sua autorità. Può essere un genitore, un insegnante,
     il partner o un superiore.
     Provo rabbia nei confronti di una persona autoritaria che mi fa paura e che non mi permette di esprimermi?
     È  possibile  che  il  bambino  abbia  paura  di  uno  dei  suoi  cari  (genitori,  nonni,  fratello  maggiore…)  o  di  un
     professore?
     A quattordici anni mi sono state asportate le tonsille in seguito a una serie ininterrotta di tonsilliti. A quell’epoca
     avevo molta paura di mio fratello maggiore che era violento. Mia madre ci ripeteva: «State zitti, non provocatelo
     apposta!» Ero arrabbiata sia con mio fratello sia con mia madre per il fatto che non ci proteggeva.
     Mia madre si serviva di mio fratello per farsi obbedire dicendoci per esempio «Aspetta che arrivi tuo fratello!»
     cosa che mi metteva in uno stato di tensione e di paura. Diventata madre a mia volta, mi sono detta: «Non farò paura
     ai miei figli facendo ricorso al loro padre. Se ci saranno punizioni da dare, sarò io a darle».
     Pensando di comportarmi meglio di mia madre e credendo di dare una buona educazione a mia figlia, quand’era
     piccola  ho  assunto  un  atteggiamento  molto  autoritario  nei  suoi  confronti.  Ha  sofferto  di  un’infiammazione  alle
     tonsille e a tre anni ha dovuto subire l’intervento di tonsillectomia. All’epoca non avevo ancora visto il nesso. Io da
     piccola  ero  terrorizzata  da  mio  fratello,  ma  non  avevo  capito  che  impaurivo  mia  figlia  credendo  di  agire  per  il
     meglio. Per fortunata l’ho capito abbastanza presto poiché, se avessi continuato in quel modo, avrebbe finito per
     ribellarsi da adolescente.
     In  passato  i  bambini  non  si  potevano  esprimere  con  chi  rappresentava  l’autorità  (di  solito  i  genitori)  e  si
     riscontravano  un  maggior  numero  di  tonsilliti,  al  punto  che  dove  sono  cresciuta  l’asportazione  delle  tonsille  era
     pressoché sistematica.
     TORACE o CASSA TORACICA: il torace è formato dalle costole, dallo sterno e dalle vertebre. Ha la funzione di proteggere
     organi delicati come il cuore, i polmoni, l’esofago e grandi vasi sanguigni come l’aorta. È una sorta di scudo di
     protezione per gli organi più vulnerabili e rappresenta pertanto la protezione della propria vulnerabilità .  Vedi
     anche Sindrome Sapho.

     → Iperostosi (ispessimento con deformazione progressiva) della cartilagine delle costole o dello sterno:
     Mi proteggo dalle persone che vorrebbero avvicinarsi a me o che vorrebbero sedurmi?
     Mi dico forse: «Quando sarò perfetto potrò essere amato!»?
     Sensazione di indossare un busto che stringe:
     Mi sento messo alle strette o soffocato dalle esigenze dei miei famigliari?
     TORCICOLLO: vedi anche Vertebre cervicali alla voce Schiena. Contrattura dei muscoli del collo che può indicare il
     rifiuto di affrontare una situazione, sia perché non si vuole assumere una posizione al riguardo sia perché si teme
     l’azione da intraprendere. Può riguardare per esempio una situazione relativa a un’eredità o a un conflitto famigliare,
     oppure le difficoltà nel rapporto di coppia ecc.
     Da tre anni Marguerite ha un torcicollo che si manifesta attraverso una rigidità del collo tale da impedirle di girare
     la testa. In terapia mi racconta che da qualche anno sta vivendo una situazione davvero penosa. Sua madre, deceduta
     tre anni prima, ha lasciato tutta l’eredità alla figlia che si è occupata di lei prima che morisse. I fratelli, indignati,
     hanno rotto ogni rapporto con la sorella e minacciato Marguerite di fare altrettanto con lei se avesse continuato a
     rivolgerle la parola. Marguerite non vuole litigare con i fratelli e allo stesso tempo soffre per la separazione dalla
     sorella. Inizialmente crede di non essere invischiata nella bagarre famigliare, ma alla lunga la situazione diventa
     insostenibile. Dopo la terapia decide di parlare con i fratelli e di riallacciare i rapporti con la sorella. Solo allora il
     torcicollo passa.
     C’è forse una situazione che preferisco non vedere perché mi obbligherebbe a fare qualcosa che non ho voglia di
     fare o che mi fa paura?
     TOSSE:  azione  riflessa  o  volontaria  che  serve  a  liberare  le  vie  respiratorie.  Si  parla  di  tosse  secca  quando  non
     presenta  né  muco  né  espettorazioni. La tosse secca è quasi sempre legata alle critiche.  Durante  le  conferenze,
     quando l’oratore interessa l’uditorio le persone che tossiscono sono rare, ma quando la gente non è d’accordo con
     lui  o  lo  trova  noioso  tossisce.  Chi  tossisce  durante  una  conferenza  spesso  non  è  consapevole  che  sta  in  realtà
     esprimendo una critica.
     Un altro esempio sono le persone che iniziano a tossire quando al ristorante un vicino di tavolo si accende una
     sigaretta (nei luoghi dove è ancora permesso farlo). Accade spesso che dicano: «Sono allergico alle sigarette!» ma
     in realtà potrebbero dire: «Detesto l’odore del fumo mentre mangio».
     Quella che viene definita come una «allergia» e che si manifesta attraverso la tosse è molto spesso qualcosa che non
     si  accetta  o  che  si  rifiuta.  Si  può  dire  per  esempio:  «Sono  allergico  alla  polvere»,  ma  la  frase  può  in  realtà
     sottintendere: «Mi fa schifo la sporcizia e dunque critico i posti poco puliti».
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