Page 219 - Il grande dizionario della metamedicina
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molteplici cause fisiche ma anche a cause psicosomatiche.
L’arrivo di un bambino quali paure può generare in me?
Ho paura di perdere la mia libertà?
Ho paura di perdere la mia bella silhouette?
Ho paura di non avere più la stessa importanza per il mio partner e che il bambino prenda il mio posto? (Questa
paura può essere del tutto inconscia e legata alla sensazione di aver perso il nostro posto quando eravamo a nostra
volta bambini.)
STERNO: osso piatto e allungato, situato verticalmente al centro della parte anteriore del torace. Assieme alle costole,
forma una sorta di scudo per la protezione di organi vitali come il cuore e i polmoni. Sempre assieme alle costole,
rappresenta la propria armatura, come ci si impone agli altri, ma anche la protezione che viene data agli altri (coloro
che si proteggono, di cui ci si sente responsabili).
→ Dolore allo sterno:
Ho paura di impormi o di occupare troppo spazio?
Ho paura di essere rifiutato dagli altri se affermo troppo me stesso?
→ Dolore allo sterno e alle costole:
Mi sento forse impotente nel dare il mio aiuto a una persona che soffre o a uno dei miei cari?
→ Ferirsi allo sterno o fratturarsi lo sterno:
Mi sono forse sentito colpevole per aver occupato troppo spazio o essermi imposto?
Mi sono forse sentito colpevole per non aver saputo proteggere la persona che amavo?
→ Dolore alla faccia interna (posteriore) dello sterno:
È possibile che mi senta schiacciato da una persona che rappresenta l’autorità?
È possibile che mi senta oppresso dal peso delle difficoltà cui devo far fronte?
→ Tumore allo sterno: il tumore allo sterno colpisce maggiormente gli uomini, poiché è tipicamente maschile il
voler proteggere le persone amate. È in questo modo che molti uomini dimostrano il loro amore. Un uomo che ha la
sensazione di aver fallito nell’esprimere il proprio amore perché crede di non essere riuscito a proteggere la
donna o il bambino che amava può sviluppare questo tumore.
Paolo ha un tumore allo sterno e alle costole. Quando gli faccio domande al riguardo, lui risponde: «Ho passato la
vita a voler proteggere tutti!»
È possibile che mi sia sentito svilito perché non sono stato in grado di aiutare abbastanza le persone che mi
stavano a cuore (figli, allievi, pazienti, famigliari)?
Ho forse vissuto un profondo senso di svilimento per non essere riuscito a proteggere meglio la persona che
amavo?
STIMOLATORE CARDIACO: dispositivo che trasmette al cuore impulsi elettrici che garantiscono la regolarità delle
contrazioni. Funziona con un elettrodo fissato nell’area del miocardio da stimolare. Come dice la parola, lo
«stimolatore» serve a stimolare il muscolo cardiaco, la cui attività è necessaria per mantenerci in vita.
Mi trovavo alla festa di compleanno di un mio amico e chiacchieravo con un uomo seduto accanto a me. Questi mi
confidò che gli avevano impiantato uno stimolatore cardiaco. Un giorno era svenuto a casa del figlio ed era stato
ricoverato d’urgenza in ospedale, dove gli avevano riscontrato un’insufficiente attività elettrica del cuore. Per
compensare la carenza gli era stato messo il pacemaker. A un certo punto l’uomo mi disse: «Io ho un vantaggio
rispetto a lei!» Stupita, continuai ad ascoltarlo: «Il pacemaker è dotato di una pila che ha una durata massima di
dieci anni. Al termine di questo periodo, posso non farla sostituire».Sbalordita da quella affermazione, non aggiunsi
nulla. Tornando a casa, ho riflettuto su quanto mi aveva detto e ho pensato: Quando si ama la vita, non si fanno
discorsi simili. Mi sono dunque chiesta se quell’uomo non avesse perso la motivazione per vivere. Era sempre stato
molto attivo e ora che era in pensione forse si chiedeva a cosa serviva la sua vita.
Può darsi che non abbia più grandi motivi per continuare a vivere?
Ho vissuto parecchie delusioni che forse mi hanno tolto la motivazione per continuare a vivere?
STOMACO: parte del canale digerente intermedio tra l’esofago e il duodeno. Svolge la funzione della digestione e
rappresenta la nostra capacità di accettazione. I problemi allo stomaco riguardano situazioni che non sono state
accettate o «digerite». Possono essere idee, alimenti o situazioni che si rifiutano (vomito), che si considerano
ingiuste e che fanno male (dolori) o che ci fanno provare rabbia (bruciori). Può trattarsi di un dispiacere che ci è
rimasto dentro, di una mancanza di gioia dovuta a una situazione che si considera ingiusta (emorragia gastrica),
di una perdita del desiderio di vivere legata a un sentimento di ingiustizia, o di colpa per aver creato una situazione
ingiusta.
→ Acidità gastrica: