Page 201 - Il grande dizionario della metamedicina
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ridurre l’esercizio fisico di cui il corpo ha bisogno. Di conseguenza la forza muscolare diminuisce, le membrane
     lubrificanti  che  permettono  alle  articolazioni  di  scivolare  facilmente  durante  il  movimento  si  asciugano  e  si
     contraggano e si avverte rigidità quando si esegue un movimento come rialzarsi dopo essersi piegati, scendere dal
     letto o salire una scala. Il corpo fisico ha bisogno di movimento, di esercizio per accrescere la propria forza, la
     resistenza, per bruciare l’eccesso di calorie e favorire una migliore circolazione del sangue. Tutto ciò che vive è in
     movimento, l’inerzia genera la decrepitezza. In Québec, dove sono nata, c’era un’espressione popolare che diceva:
     «Grouille ou rouille» (muoviti o arrugginisci).
     Per rimediare alla rigidità, non serve lanciarsi in un programma di esercizi fisici quanto aumentare gradualmente
     l’attività fisica quotidiana. Una passeggiata di trenta minuti ogni giorno è ottima. Mio nonno faceva tutti i giorni una
     passeggiata di almeno un’ora. Non l’ho mai sentito lamentarsi di rigidità ed è morto a novant’anni in buona salute, in
     seguito a un intervento che gli era stato proposto per togliergli la prostata. Vedi anche Anchilosi.
     → Rigidità delle articolazioni al momento di alzarsi:
     Ho forse meno motivazioni per vivere?
     Forse la vita comincia a pesarmi?
     → Rigidità cronica delle articolazioni:
     Mi sento forse vecchio?
     RINITE  ACUTA:  si  manifesta  con  naso  che  cola  e  starnuti  a  ripetizione,  talvolta  anche  con  una  congiuntivite.  Vedi
     Raffreddore.
     RINITI ALLERGICHE: nella maggior parte dei casi sono associate ad altre manifestazioni allergiche e si presentano sotto
     due forme:
     → Riniti allergiche aperiodiche: riguardano la polvere, le piume, il pelo di certi animali ecc. Le allergie sono
     legate a qualcosa che non accettiamo o che risveglia un ricordo ancorato nella nostra memoria emozionale e anche
     karmica. Vedi Allergie.

     Quale ricordo ho in relazione all’elemento che mi provoca l’allergia?
     Cos’è che non accetto e che è collegato a quest’allergia?
     → Raffreddore da fieno: inizia con la fioritura delle graminacee ed è caratterizzato da rinorrea acquosa, ostruzione
     nasale, cefalee e lacrimazione intensa. Ha a che vedere con situazioni che fanno sì che si rifiuti questo periodo
     dell’anno. Respingendo l’odore dei fiori (si starnutisce) si respinge anche la stagione estiva. Le ragioni possono
     essere molto diverse da una persona all’altra.
     Qualche esempio.
     Uno dei partecipanti ai miei seminari che soffriva di raffreddore da fieno abitava in un appartamento nel cuore di
     una grande città. D’estate per lui quel luogo diventava insopportabile per il caldo. Quindi, quando i primi fiori gli
     ricordavano il ritorno dell’estate, li rifiutava.
     Una  parrucchiera  che  soffriva  dello  stesso  disturbo  lavorava  in  un  negozio  situato  in  un  centro  commerciale
     illuminato da luce al neon. Quando veniva l’estate avrebbe tanto voluto poter godere del bel tempo pittosto che
     lavorare giornate intere senza vedere il sole.
     Al  termine  di  una  conferenza  una  mamma  mi  si  avvicinò  con  il  figlio  di  circa  dodici  anni.  Mi  consultò  sul
     raffreddore da fieno che il bambino aveva da qualche anno. Parlai un momento con lui e appresi che frequentava una
     scuola privata abbastanza distante da casa sua. Rimaneva lì durante la settimana e rientrava per il fine settimana. Gli
     chiesi allora: «È possibile che, quando arrivano le vacanze estive, trovi difficile perdere i tuoi compagni per due
     mesi?» Avevo colto nel segno, era esattamente ciò che provava.
     Cos’è che mi è difficile accettare quando arriva il periodo estivo?
     RINITI CRONICHE: vedi Naso.
     RITENZIONE DI LIQUIDI: vedi Edema.
     RITENZIONE URINARIA: vedi Anuria e Oliguria.
     RONZIO NELLE ORECCHIE: vedi Acufene.
     ROSICCHIARSI LE UNGHIE: vedi Unghie.

     ROSSORI: sono dovuti all’aumento di dimensione e di numero di piccoli vasi sanguigni cutanei. Quando compaiono
     all’improvviso, sono l’espressione di emozioni legate alla timidezza, alla rabbia o alla vergogna. Quando formano
     macchie durature, possono essere in relazione con emozioni di attacco alla propria integrità, con una difficoltà a
     mantenere in seguito rapporti sereni con persone del proprio ambiente.
     Quali sono le emozioni che mi fanno arrossire?
     Ho paura che mi prendano in giro?
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