Page 136 - Il grande dizionario della metamedicina
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La linfa svolge un ruolo di difesa e di scambio. Problemi legati a essa riguarderanno di conseguenza gli scambi con
il nostro ambiente e il nostro bisogno di protezione.
Mi sento impreparato e senza difese nei rapporti con i miei cari?
LINFATISMO: pallore e astenia (mancanza di forze,stanchezzaespossatezza).
Considero la vita una lotta nella quale ho deposto le armi?
LINFOEDEMA: accumulo di linfa nei tessuti che comporta il gonfiore di un arto (braccio, gamba). Il linfoedema è causato
dall’ostruzione o dalla distruzione dei vasi responsabili della circolazione della linfa.
Sono in lotta con me stesso per quello che voglio fare (il braccio) o dove voglio andare (la gamba), per quello
che mi impongo o che gli altri mi impongono?
Ne ho abbastanza di essere confrontato con i limiti che mi vengono imposti?
Mi sento in colpa per non aver preso posizione in difesa della o delle persone che contavano su di me?
Monique aveva sviluppato un tumore al seno seguito da un linfoedema al braccio dopo la morte della madre. Aveva
una casa grande, sapeva come creare uno spazio confortevole per la madre conservando l’intimità con il proprio
compagno. Quest’ultimo si era però opposto fermamente, di modo che si era dovuta decidere a mettere la madre in
una casa per anziani, dove era morta dopo un solo mese dall’arrivo. Monique aveva provato un profondo senso di
colpa, soprattutto non smetteva di ripetersi: «Se soltanto mi fossi imposta, se avessi fatto rispettare la mia scelta,
mia madre non sarebbe morta. Avrebbe potuto vivere ancora molti anni accanto a me».
LINFOMA: proliferazione di cellule del tessuto linfoide che si riscontra soprattutto nel sistema linfatico e nella milza.
Esistono due tipi di linfoma, quello Hodgkin, caratterizzato dalla presenza di alcune cellule anomale (cellule di
Reed-Sternberg) e quello non-Hodgkin, chiamato anche linfosarcoma.
→ Linfoma o linfosarcoma:
Ho la sensazione di dover lottare per conservare ciò che mi spetta di diritto?
Vivo conflitti nel mio ambiente (famigliare o di lavoro) nei confronti dei quali mi sento senza difese?
Ho l’impressione di dover lottare per venire ascoltato e perché siano rispettate le mie scelte di vita?
Louis ha sviluppato un linfoma. Da anni lavora per la stessa azienda e si è costituito una clientela che ha trasformato
il suo lavoro in un piacere. La sua società decide però di modificare gli incarichi e affida la sua zona a una persona
appena assunta. Louis si oppone, si spiega, ma niente da fare. La società ritiene che, tenuto conto della sua
esperienza, sia più utile per sviluppare un nuovo settore. La decisione rappresenta per Louis un grave torto, di fronte
al quale si sente impotente. Iniziano allora i problemi di salute, stanchezza, spossatezza, raffreddore e ingrossamento
dei linfonodi. Infine gli viene diagnosticato un linfoma non-Hodgkin. In pochissimo tempo constata un aumento dei
gangli del collo, di cui uno grosso come un uovo. Gli viene proposto l’intervento e la chemioterapia. Louis sceglie la
via dell’autoguarigione.
Dopo aver compreso le cause e aver fatto le sue scelte per ritrovare la serenità nell’ambiente professionale, vede i
suoi linfonodi diminuire. Sei mesi dopo aver iniziato il lavoro su se stesso, tutti i gangli sono tornati alla normalità.
Julien ha diciannove anni. Gli è stato diagnosticato un linfoma. La mamma della sua ragazza gli parla di me. Quando
ci incontriamo, gli chiedo se non ha avuto la sensazione di dover lottare contro una situazione. Mi racconta che lotta
sia contro il tempo sia contro la madre che gli fa pressione perché finisca l’università mentre lui è contento del suo
lavoro part time. I corsi, i suoi lavori e l’impiego non gli lasciano praticamente più tempo per vedere la sua ragazza
o per godersi un po’ la vita. Ogni volta che prova a parlare con la madre per dirle che per lui non è importante avere
o meno una laurea, deve sempre confrontarsi con la sua insistenza. Per lei Julien potrà fare quello che vorrà una
volta terminata l’università.
Vedevo già la scena, dopo le sue difficoltà a farsi valere con la madre, doveva ora imporsi al medico che già
insisteva perché facesse dei trattamenti di chemioterapia. Dopo il nostro incontro, parlò con il padre della
sensazione di dover lottare contro la madre per farsi ascoltare e lui accettò di spalleggiarlo. Allora la madre si
piegò e accettò che lasciasse l’università, ma non volle mettere in discussione la rinuncia ai trattamenti di
chemioterapia. Julien vi si sottomise come si era sottomesso ai corsi universitari, ma più proseguiva nei trattamenti
più le cose andavano male. Infine comprese che doveva imparare ad affermarsi e non lasciare che gli altri
decidessero per la sua vita. Prese quindi la decisione di porre fine ai trattamenti e di occuparsi della sua salute.
Guarì.
→ Linfoma ai polmoni:
Forse che la mia vita è una lotta?
→ Linfoma di Hodgkin o morbo di Hodgkin:noto anche con il nome di linfogranulomatosi maligno, colpisce
principalmente i linfonodi e la milza. Il morbo di Hodgkin si caratterizza per una proliferazione dei tessuti linfoidi e
per un aumento del volume dei linfonodi.