Page 1242 - Shakespeare - Vol. 4
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CARCERIERE
Ma perché tanta precipitazione, signore?
CORTEGGIATORE
Vi dirò rapidamente. 83 Mentre ero a pescare poco fa
nel grande lago che c’è dietro al palazzo,
dalla riva opposta, densa di canne e carici,
mentre pazientemente attendevo al mio passatempo,
udii una voce, acuta; e con attenzione
vi prestai orecchio, sicché ne potei dedurre
che era qualcuno che cantava, e dalla sua dolcezza,
un ragazzo o una donna. Lasciai allora la mia lenza
a governarsi da sola, mi avvicinai, ma non vedevo ancora
chi facesse quel suono, tanto i giunchi e le canne
l’avevano inviluppato. Mi misi giù
ad ascoltare le parole che cantava, e allora,
attraverso una piccola apertura fatta dai pescatori,
vidi che era vostra figlia.
CARCERIERE
Prego continuate, signore.
CORTEGGIATORE
Cantava molto, ma tutto senza senso; solo la sentii
ripetere questo spesso: “Palamone è andato,
è andato nel bosco a raccoglier le more;
lo troverò domani.”
PRIMO AMICO
Anima gentile!
CORTEGGIATORE
“Le sue catene lo tradiranno; sarà preso,
e che farò io allora? Metterò insieme una bell’adunata,
cento fanciulle dagli occhi neri, innamorate come sono io,
col capo incoronato d’asfodeli,
labbra di ciliegie e guance di rose damascene,
e danzeremo tutte un saltarello davanti al Duca,