Page 13 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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È dunque doveroso punire col contrappasso la
denigrazione cristiana e appropriarsi dell’apocrifo
motto, come fece fin dal 1611 Keplero nella
Relazione sulle proprie osservazioni dei quattro
satelliti di Giove: osservazioni che confermavano le
scoperte di Galileo dell’anno precedente, e gli
davano dunque ragione contro i suoi primi
avversari.
Ma per evitare di cadere nello stesso errore dei
denigratori, di condannare senza conoscere o
conoscere senza capire, conviene ripercorrere
brevemente l’intera strada che ha portato alla vittoria
dell’eliocentrismo: le antiche e moderne
formulazioni (Aristarco e Copernico), la coraggiosa
e tragica protodifesa (Bruno), il sistematico sviluppo
(Keplero e Galileo), le feroci persecuzioni
(Bellarmino e Urbano VIII), la definitiva
sistemazione (Newton), le verifiche sperimentali
(Bessel e Foucault) e la subdola riscrittura della sua
storia (Giovanni Paolo II e Benedetto XVI).
Ma, soprattutto, conviene leggere o rileggere le
principali opere di Galileo (il Sidereus Nuncius, le
Lettere copernicane, Il Saggiatore, il Dialogo e i
Discorsi), che costituiscono non solo la
testimonianza fossile della nascita e dell’evoluzione
della scienza moderna, ma anche un ineguagliato
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