Page 12 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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hanno così prepotentemente introdotto nella cultura
della modernità. Idee che, come quelle di Darwin,
sono state ferocemente avversate in vari modi e
misure ma, a differenza delle sue, hanno ormai da
tempo definitivamente sconfitto l’opposizione
oscurantista, al punto che oggi persino i loro antichi
avversari pretendono di appropriarsene.
Possiamo dunque ben riferire all’italiano che
fondò la scienza moderna il motto «Hai vinto,
Galileo!», in origine riferito a un palestinese che
aveva ispirato una religione antica. Racconta infatti
Teodoreto nella Storia ecclesiastica (III, 20) che
quelle furono le ultime parole di Giuliano l’Apostata
(così chiamato dagli apologeti cristiani per essersi
opposto alla capitolazione dell’impero nei confronti
della loro religione) quando morì il 26 giugno 363,
gettando sprezzantemente il suo sangue a un Gesù
apparso trionfalmente al suo cospetto.
Come si può immaginare, l’episodio è una «pia»
invenzione: la realtà, descritta dal testimone oculare
Ammiano Marcellino nelle Storie (XXV, 3), è che
Giuliano il Filosofo (così chiamato da Voltaire
nell’omonima voce del Dizionario filosofico, per aver
avversato razionalmente le assurdità dei padri della
Chiesa) fece un ultimo ispirato discorso, tanto
elevato quanto quello riportato da Platone
nell’Apologia di Socrate, e spirò serenamente.
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