Page 118 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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RINGRAZIAMENTI
Desidero innanzitutto esprimere la mia riconoscenza a Esther Artigas,
alla quale devo la revisione della traduzione della maggior parte dei testi
latini dell’Introduzione e di alcuni altri. Ma la sua collaborazione non si
è limitata a questo: la sua solida preparazione di filologa e la perspicacia
nel cogliere l’essenziale mi sono stati di grande aiuto in alcune note.
Qualsiasi tentativo di esprimerle la mia gratitudine in questa sede, risulta
insufficiente e povera. Desidero tuttavia lasciare traccia della mia
intenzione. Grazie, Esther.
Un po’ più facile mi riesce nel caso di Carlos Solís, che è stato il primo a
darmi l’idea di questo lavoro. Ma la mia gratitudine nei suoi confronti è
un tantino sprecata: Carlos Solís non ha fatto altro che aggiungere
difficoltà teoriche alle molte che già avevo, rifiutandosi costantemente di
risolverle. Coloro che mai hanno fatto un lavoro intellettuale serio
sembrano credere senz’altro al luogo comune della fecondità dei
problemi. Ma coloro che si sono scontrati con difficoltà teoriche sanno
che ciò vale soltanto in pochissime occasioni. Sfortunatamente, non
posso asserire che nel caso specifico Carlos non sia stato promotore di
alcune di queste occasioni, e dunque non mi resta che esprimergli qui la
mia gratitudine. Grazie, dunque. Sia tuttavia chiaro che preferisco le
soluzioni ai problemi in cui, di norma, mi imbatto da solo.
Molti altri sono i ringraziamenti che vorrei riportare. La musica mi ha
accompagnato perennemente nelle mie ore di lavoro. Soprattutto l’opera
italiana, con la sua tragedia e la sua commedia, ha musicato quelle di
Galileo e le mie. Verdi e Puccini possono rappresentare nel modo
migliore i musicisti ai quali desidero esprimere qui la mia gratitudine.
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