Page 7 - La filosofia come esercizio spirituale.
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1. Introduzione






                  Il lavoro di Pierre Hadot sui testi della filosofia antica ha avuto una duplice
               importanza: storica e filosofica.

                  Da un lato, nei suoi lavori principali come Esercizi  spirituali  e  filosofia
               antica e Che cos’è la filosofia antica? Hadot è stato in grado di ricostruire,
               con  un  accurato  utilizzo  delle  fonti  classiche,  il  contesto  storico  e  sociale
               all’interno del quale si sviluppava il discorso filosofico antico. Una ricerca

               che nasce dall’esigenza di risolvere le numerose contraddizioni presenti nei
               testi  dell’antichità  e  che,  partendo  proprio  da  esse,  è  stata  in  grado  di
               riscoprire  tre  importanti  caratteristiche  che  animavano  l’insegnamento
               filosofico greco e romano: l’oralità, il rapporto diretto tra maestro e allievi, la

               finalità  pratica  di  far  attuare  al  filosofo  una  vera  e  propria  trasformazione
               spirituale.
                  Contrariamente ai testi filosofici di età moderna e contemporanea – trattati

               lineari scritti in vista della pubblicazione – i testi filosofici del passato erano
               soltanto  un  “prolungamento”  dell’insegnamento  principale,  quello  orale.  Le
               opere pervenuteci spesso sono la trascrizione delle lezioni del maestro (come

               le Diatribe e il Manuale di Epitteto, trascritti dal suo allievo Arriano, oppure
               le Enneadi di Plotino raccolte da Porfirio), appunti scritti in vista delle lezioni
               (come  la  Metafisica  e  l’Etica  Nicomachea  di  Aristotele),  lettere  scritte  ad
               amici  e  parenti  (come  le  Lettere  di  Epicuro,  La  tranquillità  dell’animo  di
               Plutarco,  le  Consolazioni  e  le  Lettere  a  Lucilio  di  Seneca),  meditazioni

               personali con le quali tenere a mente i principi della scuola (come i Pensieri
               di Marco Aurelio), e anche i testi più importanti, come i Dialoghi di Platone
               sono,  appunto,  dialoghi,  che  risentono  di  un  rapporto  molto  stretto  con

               l’oralità.
                  Tutte  queste  forme  di  scrittura  contengono  insegnamenti  che  per  la  loro
               stessa natura non possono essere formalizzati in un discorso lineare ma che

               necessitano  di  un  vitale  rapporto  dialettico  per  essere  trasmessi.  Come
               sottolinea Hadot, quando il filosofo antico intesse un discorso filosofico lo fa
               per rispondere alle esigenze concrete legate alla situazione contingente che lo
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