Page 11 - Maschere_Motta
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Le origini delle maschere
e origini delle maschere risalgono fin dalla storia del Teatro greco: infatti per
testimonianza letteraria è accertata una presenza di numerose maschere cor-
L rispondenti ad altrettanti tipi di vecchi, di giovani, di servi, ognuno delimitata
nel ristretto ambito di una caratterizzazione essenziale che ne riflette gli atteggiamenti
esteriori e offre agli spettatori l’indicazione precisa del suo essere e quindi del suo compor-
tamento: il tiranno, la regina, l’indovino, etc.
Ma più che nella solenne rappresentazione di grandi eventi mitici, in cui la tragicità delle
maschere aveva anche un significato ideale, fu so¬prattutto nella commedia, espressione
attuale e pungente della vita sociale del tempo che le maschere si imposero per le infinite
possibilità di caricaturale deformazione della persona umana. E così i costumi degli attori
passarono, dalla iniziale stilizzazione delle vesti dell’epoca, a una precisa funzionalità per
cui nella nuova commedia di Menandro, il cittadino vestiva di rosso, la donna di azzurro, o
giallo, i contadini di pelli con bastone e bisaccia.
Nel teatro latino le maschere compaiono nei primi spettacoli comici ed in partico¬lare
nel mimo e nell’atellana (commedia farsesca propria dell’antica città di Atella, in Campa-
nia: nel mimo troviamo il mimus albus (con l’abito tutto bianco) e il mimus centunculus
(rivestito di toppe variopinte; nell’atellana per la prima volta i personaggi mascherati as-
sunsero ruoli fissi, in corrispondenza ad alcuni tipi di comici tradizionali.
Tra le maschere più note c’erano Pappus, il vecchio babbeo, avaro e libidinoso; Maccus,
ridicolo, stravagante e ghiottone; Bucco, linguacciuto e gran divoratore, raffigurato con
una bocca sproporzionata, e Dossenus, il gobbo malizioso, imbroglione e mangione: tutte
figure di derivazione greca, ma arricchite da quell’italum acetum proprio dell’originaria
civiltà italica, per cui nella loro fervida e sguaiata buffoneria si rifletteva tutto quel mondo
cittadino e campagnolo.
Nel teatro medievale le maschere compaiono per lo più come raffigurazione delle ani-
me dei morti o degli esseri diabolici. Con la Commedia dell’arte, che dalla metà del ‘500
fino a tutto il ‘700 rappresentò il più singolare fenomeno della storia teatrale, na¬scono le
famose maschere del teatro italiano. Secondo l’opinione più accreditata sembra che esse
traggano la loro origine dal teatro buffonesco e popolare delle fiere, dei mercati e dei car-
nevali medievali, impersonando nelle loro caratteristiche lo spirito popolare e certi aspetti
sociali delle diverse regioni italiane. Solo più tardi le maschere giunsero a una tipizzazione
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