Page 57 - I segreti di Hitler
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Il pittore Emil Schiebe, nel 1942,
ritrasse il rapporto esistente
fra Hitler e il suo popolo: non
solo capo politico, ma anche
condottiero in battaglia, come
accadeva tra gli antichi Germani.
tibile così mirabilmente descritto da nibelungo, ossia la tetralogia operi- ni Völkisch da Eugen Fisher, padre
Tacito (58-120) nella sua opera Ger- stica di Sigfrido, divenne così una dell’eugenetica nazista, che occupò
mania: una delle letture preferite da sorta di vangelo della razza, capace il posto lasciato vuoto dagli studiosi
Hitler, che cercò, invano, di ottenere di toccare toni religiosi e politici: avversi al nazismo, ritiratisi dall’Uni-
dall’Italia in volume originale. un programma di recupero di una versità di Berlino nel 1933. In veste
Il sentimento del Volk è altrettan- cultura persa tra i flutti del mito. La di rettore nazista, il 29 luglio 1933
to chiaro e presente nelle opere di sola speranza di vittoria e riscatto Fisher pronunciò un discorso inaugu-
Wagner, che fu uno dei “maestri” della Germania, secondo Hitler, sta- rale intitolato “La genesi dello Stato
di Hitler. Wagner fu, per il nazi- va nel ritorno alla sua forza archeti- Völkisch alla luce della biologia”.
smo, una specie di profeta, capace pica. Come scrisse nel Mein Kampf, Era questo l’ideale filosofico cui
di calarsi nella Storia per ritrovare «le idee fondamentali del movimen- si agganciava Hitler, sentito da gran
la vera anima tedesca e offrirla, to nazionalsocialista sono populiste parte del popolo. Ma è indubbio
raccolta nel Graal (che fu una delle (völkisch) e le idee populiste sono che la sua capacità di avvincere
ossessioni mistiche di Himmler), nazionalsocialiste». La scienza raz- il Volk sfruttò anche la situazione
a tutto il suo popolo. L’anello del ziale nazista fu tradotta in termi- contingente. La svolta della sua ☛
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