Page 49 - I segreti di Hitler
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Il colpo fallito di Monaco




               ra l’8 e il 9 novembre 1923,
               Hitler tentò un colpo di Stato (il
           T Putsch) a imitazione di quello
           attuato da Mussolini un anno prima
           e sfociato nella Marcia su Roma.
            Il progetto nazista prevedeva la
           conquista di Monaco di Baviera e una
           marcia verso Berlino, con la conse-
           guente aggressione al governo cen-
           trale. Fu un fiasco clamoroso, che però
           ebbe come effetto quello di portare
           Hitler sotto i riflettori e sulle pagine di
           tutti i quotidiani tedeschi, soprattutto
           durante il processo che ne seguì, che
           gli diede la possibilità di esporre i
           capisaldi del suo pensiero.
            Il 1° aprile 1924, Hitler fu condan-  Rilasciato nel dicembre 1924 grazie   (acronimo di Schutzstaffel, “reparti di
           nato per alto tradimento a 5 anni di   a uno sconto di pena, Hitler disse   difesa”). All’inizio si trattava di soli 8
           detenzione, da scontare nel carcere   ai suoi: «Dobbiamo turarci il naso e   uomini, saliti a 280 nel 1929, quan-
           di Landsberg. Durante la prigionia egli   conquistare terreno elettorale. Ci vor-  do Himmler ne divenne il capo.
           mise a punto il suo nuovo piano per   rà più tempo che con le fucilate, ma   Nel 1932, con l’allargamento dei
           la conquista del potere che, come in-  prima o poi la Germania sarà nostra».   ranghi voluto proprio da Himmler,
           segnava Mussolini, si poteva prende-  Intanto, appena rientrato a Monaco,   le SS avevano raggiunto le 52 mila
           re anche in altro modo, non necessa-  mise in piedi una nuova forza para-  unità, per superare i 200 mila uomini
           riamente con una “rivoluzione”.     militare da affiancare al partito: le SS   durante l’anno seguente.



           all’inizio da soli otto uomini.      un maestro e il motto di Eckart,     creare la melodia. Non state in lutto
            Altro elemento chiave del fasci-    “Deutschland erwache!” (“Germa-      per me: ho influenzato la Storia più
           no esercitato da Hitler sul popolo   nia, svegliati!”), divenne il grido di   di qualsiasi altro tedesco».
           tedesco era il suo costante appello   battaglia del Partito Nazista.       Così fu. Il nazismo non solo era
           all’orgoglio nazionale, ferito dal-   Hitler fece suo il manifesto di     nato, ma era ormai abbastanza matu-
           la sconfitta in guerra e umiliato    Eckart del 1919, In buon tedesco, che   ro da arrivare al potere. Dopo anni
           dal trattato di Versailles.          attaccava con veemenza il trattato   di relativo declino, dovuti ai successi
            La profezia di Eckart               di Versailles e gli ebrei che si erano   economici della Repubblica di Wei-
                                                                                     mar, la crisi mondiale del 1929 tornò
                                                arricchiti a spese dei morti in guerra.
            Molti tedeschi non credeva-         Nel 1922, il saggio del bavarese inti-  a stimolare il risentimento popolare.
           no che fosse stata la Germania       tolato Il bolscevismo, da Mosè a Le-  Il capro espiatorio preparato da Hit-
           a iniziare la guerra (di fatto         nin. Dialogo tra Adolf Hitler e    ler, la comunità ebraica, era pronto
           dichiarata dall’Austria)                    me delineò in modo netto la   per essere sacrificato. Nelle elezioni
           ed erano risentiti per i                      credenza secondo cui gli    del settembre 1930 i nazisti si assi-
           durissimi termini del                           ebrei erano solo «asse-   curarono il 18,3% dei voti, che sali-
           trattato. Tra il 1919 e                           tati di potere, affamati   rono al 37,8% due anni dopo.
           il 1920, Hitler co-                                di denaro, anelanti     Il 29 gennaio 1933, Adolf Hitler
           nobbe a Monaco il                                   alla gloria». Le      fu nominato cancelliere e il mese
           politico, dramma-                                   ultime parole di      successivo annunciò pubblicamente i
           turgo e giornalista                                  Eckart prima di      suoi progetti: «Democrazia e pacifi-
           bavarese Dietrich                                    morire furono:       smo sono impossibili. Prima di tutto
           Eckart, che lo in-                                   «Seguite Hitler! Il   bisogna estirpare il marxismo. Il
           trodusse nell’alta                                   movimento è solo     fine di ampliare lo spazio vitale del
           società e gli diede                                  agli albori, ma in   popolo tedesco sarà raggiunto anche
           lezioni di buone                                     futuro queste mie    a mano armata. Con il mio movi-
           maniere e di lin-                                   parole diventeranno   mento ho costituito un corpo estra-
           gua tedesca. Hitler                                chiare. Egli danzerà,   neo allo Stato democratico, capace
           lo considerò sempre                               ma sono stato io a      di edificare il nuovo Stato».  n
                                   Dietrich Eckart, intellettuale
                                     razzista e nazionalista,
 48                                fu uno dei mentori di Hitler.                                                       49
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