Page 328 - Peccato originale
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Note al capitolo Il potere della lobby gay



                  1  Sodano è ancora oggi una delle figure di maggior riferimento e potere nella
                curia romana. Nato a Isola d’Asti nel 1927, fu elevato alla dignità cardinalizia
                nel concistoro del 28 giugno 1991, per esser scelto tre giorni dopo come
                segretario di Stato da Giovanni Paolo II. Ha mantenuto questo incarico fino al
                2006, quando Benedetto XVI accettò la sua rinuncia per raggiunti limiti di età.
                In passato è stato al centro di critiche e polemiche soprattutto per aver
                sostenuto Marcial Maciel Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo,
                condannato nel 2006 dalla Santa sede per atti di pedofilia compiuti su alcuni
                giovani seminaristi della sua congregazione. Un altro momento critico risale al
                2010, quando l’arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schönborn, molto
                vicino a Joseph Ratzinger, lo accusò di aver bloccato la creazione di una
                commissione d’inchiesta sugli abusi sessuali di cui era stato accusato il suo
                predecessore Hans Hermann Groër. Oggi è decano del Collegio cardinalizio.
                  2  Il chiacchiericcio e la maldicenza sono in effetti molto diffusi nei dicasteri
                della Santa sede e negli anni sembra che a nulla siano valsi i moniti, di
                Benedetto XVI prima e ora di Francesco, per far cessare le voci che alimentano
                tensioni ed enfatizzano spaccature all’interno del piccolo Stato. Per questo, nel
                marzo del 2016, uno dei collaboratori più acuti e vicini a Bergoglio, monsignor
                Dario Edoardo Viganò, prefetto della segreteria per la Comunicazione, è uscito
                con il pamphlet Il brusio del pettegolo. Forme del discredito nella società e
                nella Chiesa (Edb 2016) in cui ha evidenziato l’indirizzo di Bergoglio: «Papa
                Francesco ci invita a usare un linguaggio positivo, che non insiste tanto su
                quello che non si deve fare, ma va alla ricerca per proporre quello che si può
                fare meglio. Se ci sono degli aspetti negativi da denunciare, facciamoli seguire
                da prospettive positive d’impegno, per non diventare dei professionisti del
                lamento e della nostalgia, specializzati in rimproveri ed esperti di negatività. Se
                ascoltiamo le persone saremo in grado di capire le loro necessità».
                  3  Colloquio con l’autore, luglio 2017.
                  4  Nel Vangelo di Luca lo stesso concetto è così rafforzato: «È impossibile che
                non avvengano scandali, ma guai a colui che li produce».
                  5  La commissione costituita nell’aprile del 2012 era formata da tre cardinali
                ultraottantenni: oltre a Herranz, lo slovacco Jozef Tomko e l’italiano Salvatore
                De Giorgi.
                  6  Marco Lillo, L’altro Vaticano: truffe, furti nelle ville pontificie e fatture
                contraffatte, «il Fatto Quotidiano», 27 gennaio 2012.
                  7  Concita de Gregorio, Sesso e carriera, i ricatti in Vaticano dietro la
                rinuncia di Benedetto XVI, «la Repubblica», 21 febbraio 2013.
                  8  Peter Seewald (a cura di), Benedetto XVI – Ultime conversazioni, Garzanti,
                Milano 2016.
                  9  Don Andrea Gallo, In cammino con Francesco, Chiarelettere, Milano 2013.
                  10  Colloquio con l’autore, 23 luglio 2017.
                  11  Dopo le parole del papa, nel luglio del 2013 il vaticanista Sandro Magister



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