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PREPARAZIONE DI ALCUNI PIGMENTI
I pigmenti che si possono preparare in laboratorio sono facili da preparare per ragioni di tempo, la
loro preparazione è immediata, non pericolosa anche se alcuni Sali che useremo sono tossici se
inalati o ingeriti e soprattutto si è cercato di eseguire reazioni che non producono rifiuti pericolosi
da smaltire per il rispetto dell’ambiente.
Soprattutto saranno preparazioni spettacolari perché in alcuni casi si partirà da Sali incolori solubili
in acqua per ottenere dei bellissimi precipitati colorati molto luminosi e appariscenti.
Oppure si partirà da Sali colorati e si otterranno dei pigmenti di colore diverso dai Sali di partenza.
Si potrà osservare come partendo da uno stesso sale (solfato di rame) si produrranno due diversi
pigmenti semplicemente variando la temperatura a cui avviene la reazione di precipitazione in
quanto si andranno a variare le condizioni di cristallizzazione del sale insolubile che si forma,
aggiungendo del carbonato di sodio a caldo si otterrà un pigmento verde, aggiungendo del
carbonato di sodio a freddo si otterrà un pigmento blu.
Le preparazioni per precipitazione di alcuni tra i più spettacolari pigmenti quali in particolare dei
solfuri di cadmio (giallo cadmio), stagno, arsenico e mercurio prevedono l’utilizzo di calore o
l’utilizzo di reagenti o sostanze volatili tossiche quali ammoniaca o acido solfidrico, entrambe
tossici pertanto tali preparazioni dovranno essere effettuate rigorosamente sotto cappa aspirante.
L’acido solfidrico, gas estremamente tossico, generalmente non si utilizza tal quale preparandolo
sviluppandolo da un solfuro alcalino (sodio o potassio) per azione di un acido (acido cloridrico) ma
si preferisce prepararlo direttamente in soluzione o per idrolisi acida o basica (a seconda delle
condizioni di precipitazione che si devono avere) della Tioacetammide o idrolisi acida a caldo del
Tiosolfato di sodio Na 2S 2O 3, in tali condizioni si libera pochissimo nell’aria rendendo più sicura la
preparazione.
La preparazione del pigmento per uso pittorico prevede, dopo la reazione di precipitazione, il suo
ripetuto lavaggio per eliminare i Sali solubili che si formano nella maggior parte delle preparazioni,
in particolare nelle reazioni di precipitazione dette anche di doppio scambio, che potrebbero
produrre efflorescenze specialmente se il pigmento viene utilizzato in affresco quindi si asciuga in
stufa per diverse ore e si macina ulteriormente per eliminare eventuali grumi.
Ad esempio infatti nella reazione di preparazione del Giallo Piombo PbI 2 , partendo da acetato di
piombo e joduro di potassio:
Pb(CH 3COO) 2 + 2KI = PbI 2 (ppt. giallo) + 2CH 3COOK
Acetato di piombo + joduro di potassio = joduro di piombo (ppt.giallo insolubile) + acetato di
potassio.
In realtà il sale “Acetato di potassio” essendo totalmente solubile, si trova in soluzione dissociato
+
-
nella forma CH 3COO + K , questo come per tutte le altre preparazioni riportate nelle singole
schede di ogni pigmento e nelle preparazioni che si effettueranno tramite reazioni di precipitazione.
Pertanto quando si forma il precipitato solido di joduro di piombo, esso conterrà delle impurezze
dovute all’acetato di potassio solubile.
Per questo motivo il sale insolubile, che rappresenta il nostro pigmento, deve essere lavato per
rimuovere tali impurezze disciolte nella soluzione di reazione.
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