Page 104 - Pigmenti
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Nome: OLTREMARE ARTIFICIALE Sinonimi: /
Formula chimica Colore Origine Utilizzo storico Tecniche di Potere Potere
utilizzo colorante coprente
Na 3 Ca(Al 3 Si 3 O 12 )S AZZURRO SINTETICO Prodotto nel Impiegato rimane Il potere
La presenza di 1828 da nelle pitture a brillante coprente
OLTREMARE due tipi di Guimet e tempera e olio, nei colori del
ARTIFICIALE gruppi zolfo S 2 tutt’ora il uso. non utilizzato ad acqua, pigmento
(gruppo della e S 3 negli affreschi mentre è anche
Sodalite) intrappolati nel in quanto in con oli superiore a
reticolo presenza di diventa quello
Allumosilicato di cristallino atmosfere scuro e naturale.
calcio e sodio della sodalite acide tende a opaco Indice di
contenente zolfo provoca decolorarsi. rifrazione
assorbimenti 1,5 – 1,54
nella zona
dell’ultraviolet
to e violetto
(S 2 ) e nel
verde-giallo-
arancio (S 3 )
con
conseguente
colore blu del
composto.
Stabilità chimica Stabilità Compatibilità Tossicità Costo 100 g
fotochimica chimica
Ha una buona Molto Compatibile Non 100 Euro
stabilità alla resistente con tutti i tossico
luce, ma è pigmenti
molto sensibile
agli acidi in
quanto tende a
decolorarsi
(prova
utilizzata per
evidenziare
l’oltremare
artificiale da
quello
naturale)
Preparazione: La produzione attuale utilizza materiali di partenza economici come caolino, carbonato di sodio, zolfo
e un agente riducente come carbone o pece.
Dapprima il caolino viene scaldato a 700 °C per allontanare gli ioni ossidrile destabilizzando la struttura cristallina
quindi viene macinato a secco con gli altri ingredienti. La miscela viene scaldata a 750°C in condizioni riducenti.
Lo zolfo a 300°C reagisce con il carbonato di sodio ed il riducente per formare ioni polisolfuro , a temperatura più alte
il reticolo dell’argilla (caolino) si trasforma in quello della sodalite intrappolando ioni sodio e polisolfuro.
A questo punto il materiale viene raffreddato a 500°c e si introduce aria per provocare l’ossidazione degli ioni
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polisolfuro a S 2 e S 3 che causano l’assorbimento della luce e quindi il colore.
Il docente sta mettendo a punto una preparazione partendo da sali solubili in soluzione acquosa con calcinazione
finale del precipitato ottenuto alla temperatura di 600°C che ha portato fino ad oggi ad un pigmento celeste
molto stabile, anziché effettuare una preparazione a secco seguita da calcinazione.
Reazione di preparazione: Non ancora ben chiara.
Note: Nel 1787 Goethe si accorse che vicino a Palermo, nei forni della produzione della calce, si formava sul muro
interno un deposito blu che veniva usato in loco per la decorazione degli interni.
Verso il 1814 la formazione del deposito blu venne notata nei forni da soda delle vetrerie Saint Gobain in Francia..
Un campione venne inviato al Chimico Vauquelin che confermò la stretta somiglianza con l’oltremare naturale.
Venne bandito un concorso per la messa a punto di un sistema di produzione dell’oltremare sintetico che venne vinto
nel 1828 dal chimico francese Guimet che elaborò un sistema per ricavare l’oltremare artificiale in modo economico;
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