Page 98 - Dizionario italiano-cane e cane-italiano
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MOTIVAZIONE. Disposizione a fare una certa attività e a scegliere particolari
            obiettivi, modalità per raggiungere gratificazione e per essere incentivati all'atti-
            vità.


            LA SITUAZIONE TIPO: il cane fa la guardia davanti al cancello anche se nessuno
            glielo chiede.


            A COSA PENSA IL CANE: «È divertente questo lavoro!».


            Il consiglio dell’etologo
               Per comprendere cosa desiderano i cani, vale a dire quali attività sono portati a
            compiere e quali oggetti spiccano nel loro orizzonte, è necessario parlare di motiva-
            zioni. Sono disposizioni mentali di orientamento al mondo e di attività, vale a dire
            come il soggetto si propone e cosa cerca nel mondo. Le motivazioni sostengono le at-
            tività del cane dandogli interesse per ciò che lo circonda e gratificazione nel compor-
            tamento. Questo significa che il soggetto ha non solo un'immersione sensoriale nella
            realtà, ma anche orientativa: cerca nel mondo, è interessato del mondo, è gratificato
            nel fare al mondo, è stimolato dal mondo solo sulla base di precise disposizioni.
               Il mondo visto dal cane è assai differente dal nostro, non solo perché diverse sono
            le finestre sensoriali di accesso alla realtà, ma anche perché la diversità di motivazio-
            ni fa emergere aspetti differenti.
               La motivazione predatoria, per esempio, fa spiccare gli oggetti piccoli in movi-
            mento e predispone l'animale a rincorrerli e a catturarli. La motivazione territoriale
            porta il cane a considerare il suo ambiente sulla base della presenza di barriere e del-
            l'ampiezza spaziale e a difenderlo dall'invasione di estranei. La collezione di motiva-
            zioni e il diverso peso di queste nell'orientamento di un soggetto specificano in modo
            profondo il carattere di un individuo perché indicano quali attività egli sarà portato a
            compiere, cosa andrà a scegliere, quali comportamenti esprimerà di preferenza.
               Nel cane possiamo discriminare le diverse razze rispetto al differente peso che as-
            sumono le motivazioni di specie: in una è maggiormente presente la motivazione pre-
            datoria (border collie), in un'altra quella epimeletica (di accudimento e protezione,
            come nel caso dei labrador), in un'altra ancora quella difensiva (rottweiler). Il valore
            delle diverse motivazioni, ossia la prevalenza ad accendersi di una motivazione piut-
            tosto che di un'altra, dà un «profilo vocazionale» al soggetto, vale a dire indica le di-
            sposizioni ad agire in un modo piuttosto che in un altro.
               L'attività ludica è la cornice prioritaria per aprire le motivazioni e possiamo dire
            che non vi sia alcun gioco che non si basi su una o più motivazioni, pertanto è neces-
            sario conoscerle per poter giocare con il proprio cane. Ma l'aspetto più importante ri-
            guarda il rapporto tra motivazioni e piacere, sapendo che uno scarso livello di moti-
            vazione (demotivazione), quale si può riscontrare talvolta nella vita oziosa delle no-

            stre case, può compromettere gravemente il benessere del nostro cane. In questi casi
            l'utilizzo di giocattoli non è affatto un antropomorfismo ma un modo per alleviare la
            scarsa stimolazione delle motivazioni, sempre che sappiamo completarlo con attività
            di interazione e momenti all'aperto.
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