Page 7 - Dizionario italiano-cane e cane-italiano
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Purtroppo la nostra società sembra aver smarrito il significato di questa alleanza
basata proprio sulla diversità del cane e sulla valorizzazione delle sue qualità non
umane in una logica collaborativa che dava spazio alla sua piena espressione.
Si tende così ad antropomorfìzzare il cane, negando le sue qualità più autentiche, e
così facendo si ritiene persino di viziarlo e non di maltrattarlo. Il cane diviene perciò
un surrogato, mortificato nelle sue valenze e accettato al più come una sorta di sosti-
tuto di relazioni mancanti, declassandolo a un ruolo compensativo che di fatto nega
un suo valore intrinseco. Le persone che manifestano affetto verso i cani vengono
quindi considerate come deficitarie e devianti, quasi che dell'amore verso un cane ci
si debba in qualche modo vergognare o che comunque questa tendenza tolga qualcosa
all'interesse o al rispetto verso il prossimo umano. Al contrario, la relazione con il
cane è la migliore palestra di empatia e di prosocialità.
Adottare un cane è un grande gesto di amore che, se affrontato con consapevolezza
e responsabilità, dà espressione a quanto c'è di più nobile nell'anima di ciascuno.
Ogni adozione dà avvio a una storia che è unica e ricca di commozione, perché il
cane è fantastico nel sorprenderci e nel superare ogni nostra aspettativa.
Possiamo essere attenti, premurosi, affettuosi ma il cane ci supererà sempre.
La sua amicizia è solida, costante, incondizionata, capace di controbilanciare le
fluttuazioni del nostro umore, di regalarci un sorriso inatteso, un conforto e un soste-
gno nelle giornate amare.
Ma per mettere il cane nelle migliori condizioni per esprimere le sue qualità è indi-
spensabile conoscere le sue caratteristiche e non darle per scontate. Da qui il bisogno
di un vademecum che dia le nozioni di base della percezione, della comunicazione,
degli interessi, del comportamento sociale del cane.
Vivere con il cane è una delle più belle esperienze che la vita può riservarci, a patto
di avere le giuste coordinate di incontro e di relazione. Il pregio di questo libro sta nel
trasmettere con un linguaggio semplice e comprensibile il punto di vista del cane e le
sue parole, al fine di evitare quei pericolosi fraintendimenti che sono alla base di tutti
i problemi. Al cane non manca la parola, siamo noi a non capirlo.
Roberto Marchesini insegna etologia e Scienze della Comportamentali Applicate in diversi atenei
italiani.
Già presidente della Società Italiana di Scienze Comportamentali Applicate (SISCA) e direttore della
Scuola di Interazione Uomo-Animale (SIUA), ha scritto articoli e realizzato ricerche nelle aree delle
scienze cognitive e della zooantropologia. Collabora con «La Stampa», il «Manifesto» e altri perio-
dici di natura e animali come (Airone», «Quattro Zampe», «Cani», «Argos» e altri.
Tra i suoi saggi: Animali di città (Red Edizioni, 1997); L'identità del cane (Apèiron, 2004); Fonda-
menti dì Zooantropologia (Alberto Perdisa Editore, 2005); Pedagogia Cinofila (Alberto Perdisa
Editore, 2007); Bastardo a chi? Guida pratica per diventare il perfetto compagno a due zampe del
tuo cane (Fabbri Editore, 2007); Intelligenze plurime (Alberto Perdisa Editore, 2008).