Page 748 - Raccolta amplissima di canti popolari
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ADDIO










       Da oltre mezio secólo (1823-1814) cvulgo  Vigo sarebbe stato un miracolo ». VIlo-
      Canti popolari siciliani trascritti mano mano  ra mi délibérai a dar fuori quesla Rae-
      sin dalla mia prima giovanezza , quando  colla Amplissima in LIX Catégorie m:glio
      nessuno fra noi volgea la menie a quests  coordinate,contenente Azioni drammatche,
      soavissime investigazioni. Leggiero, rápido,  Misteri, storie, contrasli, canzoni, aric etc.
      irrequieto come I ape , non lasciava bor-  con pienissima liberta e indipendenza po
      gata, valle, monte, marina inesplorata, e  lítica e religiosa. É il verbo de' Vetpri,
      da' vecchi, da' villanzoni, dalle vaghe fan-  chi si scotia, si emendi.
      ciulle raccogliea canzoni , ch'erano il mió  Salisfatto cosi quesl'altro debito allí Si
      melé, e impinguava il portafogli svuotando  cilia, è mia delibérala volontà di non Die
      il taschino. Irriso e deriso da' sapuli dot-  tere oltre in qnesto campo , lascianjolo
      tor¡ , notari, cappellani e gente di simile  libero a' generosi, i quali son chiamtti a
      risma , allegrava le míe villeggiature au-  far diinenticare gli sforzi di chi prim) lo
      tunnali, quando mi richiamava dal Col-  sgombrô di vepri e spine, ed olezzanli lori
      legio o dairUniversita quell' esemplare di  ne colse. Mi riserbo soltanto la pubbica-
      ogni virtù del mió benéfico genitore, nel  zione di due Ultimi lavori al propos to ,
      di cui sepolcro è il mió cuore. Dopo il  cioè uno fu Pietro Fullone, massimo :'ra i
      1833 cessai d'infiorare i Periodici letlerarii  poeti rustici, e altro su i Canti storicc-po-
      di quell'incompresi tesori, e nel 1857, ein-  litici, i quali avrebbero elargato di nrolto
      cischiato dalle forbici de' Castrapensieri ,  questa Raccolta. Tutti gli altri canti, che
      pubblicai la prima Raccolta in LH Catégorie.  non ho stimato conveniente inserirvi . sa-
       Il volume fu accolto benignamente , il-  ranno depositati nella Biblioteca cominale
      lustri personaggi mi onorarono di oppor  di Palermo* a servigio de' cnltori di qiesta
     tune osservazioni, n'ebbcro grazie e schia-  gaia scienza.
      rimenti. Ne cessai dal raccoglicrc, ne gli  A pag. 162 avvertiva i Iettori non ba
     amici miei e fervidi amatori délia gl.oria  stare la btiona volontà ad evitare gli trrori
     insulare, dall'inviarmi novelli canti. È da  ad onta del soccorso intelligente di peisone
     notare fra cosloro S. Salamone Marino, il  fidate; с  questo volume n'ha molli. Non
     quale nel 1867 stampö quanti n'ebbe adu-  enumero quell i del tipógrafo, che Di» gli
     nati, intitolandoli « Aggiunta a quelli del  perdoni: i miei li confesso, ne li seusO; e
     Vigo. » In poco tempo quella prima edi-  tra i primi noto le ripetizioni. E non si
     zione fu esaurita, e tinto se ne accrebbero  ereda che non vi abbia usato cura e atten-
      le ricerche , da annunziare il Giornale la  zione; senza l'aiuto de' miei figlio e nuora,
     Gioyontù di Firenze che « il trovare in  sarcbhero stale di moho maggiori. (1).
     Italia un esemplare de' Canti popolari del

       (i) Han meco collaborate, alla Saceolta presente  Giuieppina Vigo dei Penniíi; ed e mió dehilo rén
     mío figlio Salratorc Paiquale o la di lui moglie  deme loro pubbliche grane.



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