Page 47 - Poemi del Risorgimento
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fa un grande cerchio in mezzo alla pianura.
Le teste l'una all'altra hanno congiunte:
sognano insieme orecchio a orecchio, il puma,
l'uomo, il jaguar: l'un dopo l'altro, sotto
l'ombra stellata, rigna e scalcia al sogno.
E l'uomo giace sulla terra nuda
e guarda in cielo e naviga lassù.
Passa tra grigie nebulose ed erra
tra gruppi ignoti. Avvista Altair e Vega
che riconosce. E sempre più s'inciela.
Da stelle a stelle, è sopra la sua terra.
Dal cielo azzurro grida Italia! Italia!
E sbalza in piedi ad un nitrito. È l'alba.
Per boschi e campi passa il cavaliere
tra uno svolar di code e di criniere,
e groppe mosse su e giù come onde,
e ringhi acuti ed ansie fremebonde,
ed urli e calci al vento e salti a sghembo,
e il subito ampio rotolar d'un nembo.
II
A PIRATINIM - IL CAPO
E in nove giorni giungono al silvestre
Piratinim. Il popolo ribelle
avea sui muli e in carri la sua legge
portata là coi fasci delle verghe.
Là, Bento, un vecchio alto e salcigno siede
in terra, in mezzo alle araucarie nere.
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