Page 13 - Ligeia
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quistato con pieno successo i vasti campi delle scienzestato con pieno successo i vasti campi delle scienze
qui
morali, fisiche e matematiche? Allora non capivo quelloorali, fisiche e matematiche? Allora non capivo quello
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che vedo ora chiaramente, e cioè che le conoscenze di vedo ora chiaramente, e cioè che le conoscenze di
che
L
Ligeia erano gigantesche, sbalorditive: ero tuttavia ab-igeia erano gigantesche, sbalorditive: ero tuttavia ab-
bastanza conscio della sua infinita superiorità per rasse-a conscio della sua infinita superiorità per rasse-
bastanz
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gnarmi con la fiducia di un bambino a lasciarmi guidarenarmi con la fiducia di un bambino a lasciarmi guidare
da
da lei attraverso il mondo caotico delle investigazioni lei attraverso il mondo caotico delle investigazioni
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metafisiche di cui mi occupavo attivamente durante ietafisiche di cui mi occupavo attivamente durante i
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primi anni del nostro matrimonio. E con quale immensoimi anni del nostro matrimonio. E con quale immenso
t trionfo, con quale viva delizia, con quale eterna speran-rionfo, con quale viva delizia, con quale eterna speran-
za,
za, sentivo, mentre essa si chinava su di me immerso in sentivo, mentre essa si chinava su di me immerso in
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istudi così poco comuni, ma anche meno noti, sentivostudi così poco comuni, ma anche meno noti, sentivo
espanders
espandersi gradatamente il campo di quella deliziosai gradatamente il campo di quella deliziosa
p
prospettiva, sulle cui strade, lunghe, magnifiche e nonrospettiva, sulle cui strade, lunghe, magnifiche e non
battute, sarei dovuto finalmente arrivare alla meta d’unaute, sarei dovuto finalmente arrivare alla meta d’una
batt
sapienz
sapienza troppo preziosa e troppo divina per non esserea troppo preziosa e troppo divina per non essere
proibita!oibita!
pr
Con quale intenso dolore perciò non vidi, dopo qual- quale intenso dolore perciò non vidi, dopo qual-
Con
che anno, tutte le mie fondate speranze prendere il volo anno, tutte le mie fondate speranze prendere il volo
che
e fuggire! Senza Ligeia io non ero che un bambino bran-uggire! Senza Ligeia io non ero che un bambino bran-
e f
col
colante nel buio. Solo la sua presenza e le sue lezioniante nel buio. Solo la sua presenza e le sue lezioni
potevano rischiarare di viva luce i misteri del trascen-otevano rischiarare di viva luce i misteri del trascen-
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dentalismo, nei quali eravamo immersi. Privata della nei quali eravamo immersi. Privata della
dentalismo,
raggiante luminosità del suo sguardo, quella letteratura,aggiante luminosità del suo sguardo, quella letteratura,
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prima alata e dorata, diventava pesante più del piomboima alata e dorata, diventava pesante più del piombo
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di Saturno. E ora i suoi occhi rischiaravano sempre più Saturno. E ora i suoi occhi rischiaravano sempre più
raramente le pagine sulle quali mi chinavo. Ligeia caddearamente le pagine sulle quali mi chinavo. Ligeia cadde
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ammalata. Gli strani occhi lampeggiarono di una lucemalata. Gli strani occhi lampeggiarono di una luce
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troppo, troppo fulgente; le pallide dita presero la cerearoppo, troppo fulgente; le pallide dita presero la cerea
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