Page 28 - Myricae
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Giovanni Pascoli - Myricae

                                                             X
                                                       SERA FESTIVA


                                          O mamma, o mammina, hai stirato
                                          la nuova camicia di lino?
                                          Non c’era laggiù tra il bucato,
                                          sul bossolo o sul biancospino.
                                          Su gli occhi tu tieni le mani…          5
                                          Perchè? non lo sai che domani…?
                                          din don dan, din don dan.

                                          Si parlano i bianchi villaggi
                                          cantando in un lume di rosa:
                                          dall’ombra de’ monti selvaggi          10
                                          si sente una romba festosa.

                                          Tu tieni a gli orecchi le mani…
                                          tu piangi; ed è festa domani. .
                                          din don dan, din don dan.
                                          Tu pensi… oh! ricordo: la pieve…       15
                                          quanti anni ora sono? una sera . .
                                          il bimbo era freddo, di neve;
                                          il bimbo era bianco, di cera:
                                          allora sonò la campana
                                          (perchè non pareva lontana?)           20
                                          din don dan, din don dan.
                                          Sonavano a festa, come ora,
                                          per l’angiolo; il nuovo angioletto
                                          nel cielo volava a quell’ora;
                                          ma tu lo volevi al tuo petto,          25
                                          con noi, nella piccola zana:
                                          gridavi; e lassù la campana…
                                          din don dan, din don dan.


                                                                                       20
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