Page 11 - Canti di Castelvecchio
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tra l'onda di tante campane,
            tanti urli di folla, e tra il sordo
            fragore di ruote lontane?
              Piangevi: e saliva il mio canto,
            con l'eco d'antico ricordo,
            col suono di nuovo rimpianto. -
              E poi:
                           L'ALLODOLA
              - Uid uid! anche tu ci fai guerra?
            tu che ci assomigli pur tanto,
            col nido tra il grano, per terra,
            ma sopra le nubi, col canto?
              Te rode una cura segreta;
            tu cerchi l'oblìo de' tuoi mali.
            Ma sei come tutti, o poeta?
              Tu piangi il tuo povero nido
            per terra... Ma vieni, ma sali,
            ma lancia nel sole il tuo grido! -
              Cara allodola! - E dopo? - Dopo?
            Impugno l'hammerless e... ritorno via. Si
            rischia d'infreddare: gennaio non è giugno.
            Tra i ginepri c'è un merlo che mi fischia.
                E un forasiepe: - Eh! tu torni... so dove.
              Oh! il tuo bel nido, che nemmen ci piove!
















































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