Page 579 - Guida Windows 10
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Inside OUT

            È proprio necessaria l’immagine di ripristino OEM?


            La funzionalità di ripristino di Windows 10 rappresenta una grande novità rispetto a Windows 8.1 e consente di
            reinstallare Windows senza richiedere la presenza di una partizione di ripristino o di un’unità disco esterna. Al
            contrario, utilizza i file di sistema di Windows per creare una nuova copia perfettamente “pulita”, che affianca il
            sistema. Il risultato, quantomeno in teoria, consente di recuperare il consistente spazio su disco impiegato dalle
            immagini di ripristino OEM (Original Equipment Manufacturer).


            L’immagine OEM ripristina il dispositivo alla sua configurazione originale di fabbrica, con tanto di driver
            personalizzati e utility, e anche il software (magari indesiderato) fornito in dotazione. A seconda del momento in
            cui la macchina ha lasciato la fabbrica, questa opzione può essere anche notevolmente obsoleta. A meno che
            utilizziate poco spazio per la memorizzazione dei dati, questa partizione dovrebbe però essere conservata su ogni
            dispositivo che sia ancora in garanzia.

            Potete invece eliminare con tranquillità l’immagine di ripristino OEM se siete sicuri di poter avere un modo
            affidabile per ripristinare il sistema a una versione perfettamente pulita (magari per passarlo a un nuovo
            proprietario). La creazione di un’unità di ripristino o di un’immagine di sistema, come descriveremo in questo
            capitolo, risponde a entrambe le esigenze. L’eliminazione della partizione OEM può richiedere un passaggio dalla
            finestra del Prompt dei comandi e un uso accorto del programma di servizio DiskPart, come abbiamo descritto
            nel paragrafo “Gestione di dischi dal prompt dei comandi” del Capitolo 14, “Gestione di dischi e unità”.





        Cronologia file per proteggere i file e le cartelle



        Come abbiamo detto in precedenza, la Cronologia file è stata introdotta in Windows 8 come
        sostituto dello strumento di backup e ripristino di Windows 7. Anche se potete intervenire sulle
        impostazioni avanzate “scavando a fondo”, la Cronologia file è una funzionalità del tipo “attivala
        e dimenticatene”. Dopo aver attivato questa applicazione di backup, questa copierà tutti i file
        nella posizione di backup e poi eseguirà un’analisi del file system a intervalli regolari
        (normalmente ogni ora), alla ricerca dei nuovi file e delle modifiche applicate ai file esistenti. Una
        copia di questi file viene poi memorizzata su un’unità dischi secondaria, normalmente un
        dispositivo esterno.


        Potete sfogliare i file di backup per data e ora (o ricercare l’intera cronologia) e poi ripristinare
        uno o anche tutti questi file riportandoli nella loro posizione originaria o in una nuova cartella.


        Ma innanzitutto occorre svolgere una semplice operazione di configurazione.


        Impostazione della Cronologia file

        Anche se la funzionalità di Cronologia file si trova installata sul sistema fin dall’inizio, non viene
        attivata finché non si indica un’unità dischi che operi da destinazione del backup. Può trattarsi di
        un secondo disco rigido interno, oppure di un’unità di memorizzazione esterna, come un disco
        esterno o anche un’unità di rete.


              ATTENZIONE
               Fate attenzione a specificare per Cronologia file un disco fisicamente distinto da quello che contiene i file
               di cui dovete eseguire il backup. Windows vi avvertirà, un po’ allarmato, se tenterete di designare un
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