Page 17 - Pablo Picasso
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Picasso  si  trasferì  nell’autunno  del  1895  e  dove  Pablo  si  iscrisse
           immediatamente al corso di pittura di una scuola di Belle Arti chiamata

           La  Lonja.  Gli  insegnamenti  accademici  di  Barcellona,  però,  avevano
           ben  poco  da  offrire  all’evoluzione  artistica  del  giovane  autore  dei
           capolavori di La Coruña, che dimostrava di sapersi migliorare da solo.

           A quei tempi, però, una “formazione adeguata” sembrava l’unico modo
           per  diventare  pittori.  Per  non  contrariare  suo  padre,  dunque,  Picasso

           frequentò La Lonja per altri due anni, durante i quali non poté fare a
           meno di cadere, benché solo temporaneamente, sotto l’influenza dello
           stile  accademico,  inculcato  insieme  a  certe  abilità  professionali  dalla

           scuola ufficiale. «Odio il periodo della mia formazione a Barcellona»,
           confessò Picasso a Kahnweiler.[9]

              Comunque, lo studio che il padre gli prese in affitto (quando aveva
           solo  quattordici  anni)  e  che  gli  concesse  una  certa  libertà  sia  dalla

           scuola  sia  dalla  soffocante  atmosfera  delle  relazioni  di  famiglia
           contribuì  sensibilmente  alla  sua  indipendenza.  «Uno  studio,  per  un

           adolescente che senta con forza la propria vocazione, è quasi come un
           primo amore: tutte le sue illusioni si concentrano e si cristallizzano in
           esso», scrive Josép Palau i Fabre.[10]

              Fu  proprio  in  questo  studio  che  Picasso  sintetizzò  i  progressi
           compiuti nei suoi anni scolastici realizzando la sua prima grande tela:

           La  prima  comunione  (inverno  1895-96)  –  che  combina  figure  in  un
           interno con drappeggi ed elementi di natura morta, associati a gradevoli

           effetti di luce – e, poi, Scienza e carità (inizio 1897), una tela immensa
           con  figure  a  grandezza  più  che  naturale.  Quest’ultima  ricevette  una

           menzione d’onore all’Esposizione nazionale di Belle Arti di Madrid e
           fu successivamente premiata con la medaglia d’oro in un’esposizione
           tenuta a Malaga. Se osserviamo la biografia creativa del giovanissimo

           Picasso come fosse un Bildungsroman, vediamo che la sua partenza da
           casa alla volta di Madrid nell’autunno del 1897 – con l’intenzione di

           proseguire  la  sua  istruzione  formale  all’Accademia  reale  di  San
           Fernando – sfocia in realtà nel periodo degli anni post-accademici, gli
           anni  del  vagabondaggio.  Spostandosi  da  un  luogo  all’altro,  Picasso

           intraprese quell’aleatorio viaggio, tipico di questa fase, che corrisponde
           all’incertezza  interiore,  alla  ricerca  di  identità  e  alla  spinta  verso

           l’indipendenza tipiche della formazione della personalità di un giovane.
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