Page 68 - Il Perugino
P. 68

Polittico della Certosa di Pavia


                Il Polittico della Certosa di Pavia è un dipinto a olio su tavola

                (114x63,5  il  pannello  centrale,  114,7x56,6  quello  sinistro  e
                113,3x56,5 quello destro) di Pietro Perugino, databile al 1499

                circa e conservato nella National Gallery di Londra.


                Il  polittico  (un  trittico)  venne  commissionato  da  Ludovico  il
                Moro  per  la  Certosa  di  Pavia,  costruzione  simbolo  del
                mecenatismo dei Visconti-Sforza.

                Già nel 1490 il duca di Milano aveva inviato a Firenze un suo
                agente per sondare la scena artistica, ottenendo una descrizione

                e  valutazione  dei  più  grandi  maestri  sulla  piazza:  Sandro
                Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Filippino Lippi e Perugino.


                Ludovico  aveva  commissionato  inizialmente  una  pala  con  la

                Deposizione a Filippino Lippi nel 1494, ma l'opera non era stata
                portata a termine.
                Optò  infine  per  Perugino  che  in  quel  frangente,  a  cavallo  tra

                Quattro  e  Cinquecento,  era  sicuramente  l'artista  più  celebre  e
                richiesto d'Italia.


                Lo  scomparto  centrale  mostra  un  Madonna  in  adorazione  del
                Bambino, che viene tenuto su da un angelo; in alto volano tre

                angeli che cantano leggendo le parole su cartigli, e al centro si
                dispiega  un  magistrale  paesaggio  lacustre,  con  colline

                punteggiate  da  alberelli  sottili  che  digradano  in  lontananza,
                grazie ai passaggi tonali che schiariscono in toni azzurrini via

                via che ci si allontana per effetto della foschia.


                La stessa composizione venne anche usata qualche anno dopo
                per la Madonna del Sacco oggi alla Galleria Palatina di Firenze.
                Nella tavola della Certosa le ginocchia della Vergine sono state

                evidentemente  tagliate  via  e  quindi  anche  il  "sacco"  su  cui
                doveva poggiare il Bambino.



                                                           68
   63   64   65   66   67   68   69   70   71   72   73