Page 6 - L'Italia al telefono
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Se sei fortunata ti capitano le zone business. Ossia devi chiamare le
aziende.
Segretarie/amanti a parte, la trattativa è, quasi sicuramente, più lineare.
Quantomeno, nella maggior parte dei casi, un titolare sa, bene o male,
parlare in italiano, e sa già se una cosa può interessargli o meno.
Se ti “stronca” subito ok; ma se ti lascia parlare forse qualche piccola
speranza ce l’hai!
Il problema si inizia a porre, soprattutto, per i turni res ossia residenziali.
Vero è che, se riesci a prenderla con filosofia, di sicuro il divertimento è
assicurato!! Perché trovi persone di ogni genere: la casalinga depressa;
quella convinta che sei l’amante del marito; il maniaco; quello che per farsi
il grosso davanti alla famiglia ti scaglia addosso i più pesanti turpiloqui di
parolacce e bestemmie e poi, se lo becchi da solo, ti prende
l’appuntamento al “pronto”; i bambini dispettosi e “ammaestrati” dai
genitori che ti richiudono il telefono oppure ti fanno le pernacchie e
quant’altro e infine loro... le torture principali degli operatori. Gli anziani. O
meglio. Le anziane.
E già. Perché l’Italia è il paese degli anziani. O, meglio, delle vedove!
Perché sono tutte di loro. Ce n’è una ogni due abitanti!!!
Poveri defunti mariti... E i famigerati call center, incuranti dell’attuale
situazione italiana, se ne fregano. E magari, pur andando contro i loro
stessi interessi, ti impongono di chiamare in Paesi tipo... Farindola... Palo
del colle... le provincie più abbandonate da Dio di tutta l’Italia! E sapete
per proporre cosa?!!!... ... addirittura... L’ADSL!!!
Ma vi rendete conto??? L’ADSL, che già a pronunciarla sembra una brutta
malattia, in paesi che hanno come età media dei propri abitanti settantotto
anni.
E te ne rendi conto già dalla prima chiamata...
La vecchia cattiva è li che sembra aspettare te...
Tu esordisci con un: “Casa Rossi?”... e lei è già sul “piede di guerra” solo
perché ha difficoltà anche a capire che stai pronunciando il suo cognome. E
tu chiedi poi:... ”C’è il signor Rossi Mario?” e lì inizia il minuto di silenzio...
Neanche il defunto marito fosse scomparso da un’ora...
E tu immagini, in quel minuto che dura un’eternità, scene tipo
mezzogiorno di fuoco...
Tu nella tua postazione e lei, che in piedi è alta uguale, che ti fissa con
cattiveria nascondendo un ghigno maligno dietro i lunghi baffi neri... E poi
tuona la voce... nel più stretto e incomprensibile dialetto... “perché non vai