Page 1275 - Shakespeare - Vol. 4
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Scena III         EN


                   Squilli di tromba. Entrano Teseo, Ippolita, Emilia, Piritoo, e alcuni al
                                                         seguito.



              EMILIA
               Non avanzerò oltre.



              PIRITOO

                               Vi perderete lo spettacolo?


              EMILIA

               Uno scricciolo che insegue una mosca sarebbe per me
               migliore vista di questa ordalia. Ogni colpo che cade
               mette a rischio una nobile vita; ogni stoccata lamenta
               il luogo su cui s’abbatte, e suona più come

               un rintocco che una lama. Resterò qui.
               Mi basta che l’orecchio sia punito
               per ciò che accade, contro il quale non c’è rimedio
               per non ascoltare; senza che l’occhio sia offeso

               da spettacoli orrendi che può evitare.



              PIRITOO
                               Sire, mio buon signore,
               vostra cognata non vuol venire oltre.



              TESEO
                               Invece deve;
               perché vedrà quelle azioni eroiche dal vero

               che talvolta si mostrano dipinte. La natura adesso
               sarà autrice e attrice della fiaba, la prova
               sigillata da occhio e orecchio. [A Emilia] Dovete esser presente;
               siete la ricompensa al vincitore, il premio e la ghirlanda

               che incorona il titolo disputato.



              EMILIA
                               Perdonatemi;
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