Page 4 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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INTRODUZIONE
Perché una biografia di Friedrich Nietzsche? Per la
semplice ragione che, per quanto possa sembrare bizzar-
ro e paradossale, non esistono, a meno di non voler
risalire a opere di più di mezzo secolo fa che scontano
numerosi limiti documentari e ideologici, vere biografie,
aggiornate e accessibili, di questo pensatore che insieme
a Karl Marx, e in pressoché totale antitesi con lui, è una
delle colonne d’Ercole dell’Ottocento attraverso le quali
è dovuta passare l’intera cultura europea del secolo suc-
cessivo. A lui sono tributari, fra gli altri, fra i tantissimi,
Heidegger, Jaspers, Gide, Camus, Sartre, Freud, Jung,
Adler, Rilke, Strindberg, Junger, D’Annunzio, Bernard
Shaw, Kafka, Thomas e Heinrich Mann, Hesse, Benn,
Blanquis, Klages, Ortega y Gasset, Tönnies, Pareto,
Simmel. Ha scritto Remo Cantoni: «Non è un’esagera-
zione sostenere che tutta quanta la cultura del ventesimo
secolo, nei suoi vari aspetti filosofico-letterari e sociolo-
gico-psicologici, sta, in qualche misura, in relazione con
le negazioni e le affermazioni del pensiero nietzschea-
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no» . Perché allora di questo colosso del pensiero, ama-
to, odiato, che ha sempre acceso intorno a sé furiose
polemiche, e che è tuttora attualissimo e fecondo, non ci
sono “vere” biografie? Il motivo è presto detto: la vita
di Nietzsche è completamente priva di azione. Anche i
pochi avvenimenti che la segnarono, la perdita della
fede, l’incontro con la filosofia di Schopenhauer, la chia-
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