Page 7 - Dizionario di Filosofia
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LA BIBLIOGRAFIA FILOSOFICA



                1 – Lo sviluppo enorme assunto dagli studi filosofici e scientifici nella cultura

          contemporanea  rende  necessaria  una  breve  premessa  che  indichi  almeno  alcune
          questioni  essenziali,  relative  al  loro  svolgersi  e  alla  diversa  fisionomia  che  sono
          venuti  acquistando  in  rapporto,  con  il  mutare  delle  condizioni  storiche  e  sociali,
          dall’antichità classica sino a oggi. Infatti, non solo l’immagine del cultore di queste
          discipline, il filosofo e lo scienziato, si è venuta radicalmente trasformando, ma le
          modalità stesse dell’organizzazione delle ricerche, i criteri stessi di scientificità e le

          necessità  della  diffusione  sempre  più  ampia  e  rapida,  nonché  del  controllo  dei
          risultati  conseguiti,  si  sono  via  via  modificati,  parallelamente  all’evolversi  degli
          strumenti di comunicazione e dei luoghi o delle istituzioni preposti alla formazione e
          alla trasmissione della cultura filosofico-scientifica.
                Per quanto riguarda le indicazioni bibliografiche generali, cioè quegli strumenti
          che consentono di approfondire e allargare l’ambito degli studi su di un particolare
          autore  o  periodo,  si  può  aggiungere  a  queste  considerazioni  che  è  soprattutto

          all’ambito degli studi di storia della filosofia e di storia della scienza che si deve
          guardare, essendo queste discipline particolarmente impegnate – istituzionalmente –
          alla  raccolta,  alla  conservazione,  al  ristabilimento  critico  dei  documenti  che
          costituiscono  nel  suo  complesso  la  cultura  filosofico-scientifica.  In  effetti  questo
          lavoro  storico-filologico  è  necessario  e  rappresenta  un  primo  momento,
          indispensabile  per  poter  fondare  interpretazioni  e  formulare  valutazioni  capaci  di

          •individuare nuclei teorici, problemi e tradizioni che consentano di ordinare, se non
          di unificare, la grande massa di materiale a disposizione.
                La  storia  della  filosofia  ha  un’origine  assai  antica,  se  non  nel  senso  della
          disciplina  specialistica  quale  noi  oggi  intendiamo,  per  lo  meno  come  esigenza  di
          conoscenza  e  di  confronto  delle  indagini  svolte  antecedentemente:  i  primi  esempi
          classici di questo modo di fare storia della filosofia sono alcuni passi di dialoghi di
          Platone,  il Fedone  e  il Sofista in particolare, e il primo libro della Metafisica di

          Aristotele. Da questi primi momenti si sviluppa la tradizione storiografica classica
          che assume principalmente due forme, il racconto biografico – allargato sino alla
          genealogia dei vari capi delle scuole filosofiche – oppure la raccolta delle diverse
          opinioni espresse dai singoli filosofi su determinati problemi: la dossografia (cfr. M.
          Dal  Pra, La storiografia filosofica antica, Milano 1950). In realtà, perché si avvii

          una  ricerca  storico-filosofica  specifica,  progressivamente  più  ricca  di  sensibilità
          critica  e  più  scrupolosa  nella  cernita  e  nella  verifica  dei  documenti,  occorre
          attendere  la  fine  del  Seicento  e  l’inizio  del  Settecento  (cfr. A.  Banfi, Concetto  e
          sviluppo della storiografia filosofica,  in La ricerca della realtà, vol.  I,  Firenze,
          1959). Più recente è invece il costituirsi di contributi specificamente dedicati allo
          sviluppo delle singole scienze, che data dalla fine del Settecento e avrà un grande
          impulso nell’Ottocento, grazie all’influenza della tendenza positivistica; questo fatto
          si spiega tenendo conto che solo tardi, cioè dal Settecento, si verifica, e si accentua
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