Page 403 - Storia dell'inquisizione spagnola
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AHN, Inquisición, b. 2072, fasc. 30.
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Ci si è meravigliati nel vedere gli spagnoli porre una
distinzione fra cristiani e luterani, come se i luterani non
fossero cristiani, volendo vedere in ciò una prova di scarsa
cultura religiosa. Noi non possiamo concordare con questa
interpretazione; gli stessi inquisitori seguono questa formula
il cui studio sarebbe del maggiore interesse.
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AHN, Inquisición, b. 205, fase. 2. Le persone perseguite dal
Santo Uffizio non godevano del diritto di asilo nelle proprietà
ecclesiastiche.
23
AHN, Inquisición, b. 76, fasc. 10.
24
AHN, Inquisición, libro 1233, F. 297r, 301r, 308v, 312r, sui
protestanti in Spagna nel Seicento e nel Settecento, cfr.
AHN, Inquisición, libro 1150, che è un registro delle
conversioni al cattolicesimo tenuto dal Santo Ufficio.
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H. C. Lea, A History of the Inquisition of Spain, cit, vol. III,
pp. 482-483. Lea formula l’ipotesi che l’Inquisizione volesse
evitare di condannare delle opere che aveva
precedentemente approvato, a mano a mano che l’ortodossia
diventava più puntigliosa. Si può aggiungere che una
censura preventiva seria di tutte le opere stampate avrebbe
avuto bisogno di una struttura che i mezzi finanziari limitati
del Santo Uffizio non permettevano di creare.
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La letteratura sul controllo dei libri da parte
dell’Inquisizione è considerevole, ma di valore diverso. Un
gruppo di ricerca dell’università autonoma di Madrid si è
dedicato allo studio di questo problema. Il primo prodotto di
questo lavoro è l’eccellente tesi di Virgilio Pinto Crespo,