Page 151 - Dizionario italiano-cane e cane-italiano
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CAREZZA. Modalità attraverso cui l'essere umano vuole manifestarmi la pro-
pria vicinanza e il proprio affetto.
LA SITUAZIONE TIPO: il cane sdraiato su un fianco e lei/ lui accucciato accanto
lo accarezza sul dorso.
A COSA PENSA IL CANE: «Che bella invenzione, le coccole!».
Il consiglio dell’etologo
Spesso diamo per scontato che la carezza o il contatto con la mano oppure anche
solo l'orientare le mani in segno di rassicurazione siano un messaggio universale di
pace e di desiderio di vicinanza, espressione affettiva di facile e sicura comprensione
per qualunque essere vivente.
In realtà, si tratta di una lettura antropocentrica che non tiene conto del fatto che
solo i primati e pochi altri mammiferi sono provvisti di arti anteriori utili per le fun-
zioni sociali di grooming, cure parentali, comunicazione affettiva.
Il cane deve imparare questa funzione della mano dell'uomo perché la corretta let-
tura non è affatto intuitiva; senza contare che spesso a complicare le cose è il frequen-
te utilizzo delle mani per punire. Il cucciolo legge la mano come un target in movi-
mento, un po' simile alla coda, per cui le prime disposizioni che gli vengono sollecita-
te dal movimento delle mani sono la motivazione predatoria e l'innalzamento dell'atti-
vazione emozionale: il cane si orienta subito con la presa mandibolare.
Se, viceversa, la mano dell'uomo arriva con dolcezza e con il dorso e si muove len-
tamente evitando i frizionamenti ma proseguendo oltre il corpo, ecco che il cucciolo
impara a interpretare la mano secondo le coordinate affettive, sociali, affiliative.
Questa lettura è ovviamente la preferita da chi ha come compagno un cane, ma va
costruita evitando tre errori, ossia:
• Assecondare troppo il gioco predatorio con difficoltà di raggiungere il rilassa-
mento.
• Iniziare subito con la presa palmare impostando il gioco competitivo.
• Preferire il proprio riscontro tattile trattando il cucciolo come un peluche da fri-
zionare.
La mano dovrà essere nelle prime fasi di interazione un surrogato della lingua ma-
terna, pertanto svolgere la stessa funzione di sollecitazione cutanea utile sia per il
tono muscolare e la circolazione linfatico-sanguigna, sia per lo sviluppo cognitivo
dello schema corporeo. Il cucciolo non conosce ancora il proprio corpo e soprattutto
non ha che una rappresentazione parziale dello schema somatico (com'è articolato il
suo corpo), cosicché la sollecitazione cutanea, che la mamma svolge leccandogli il
mantello, ha una funzione esperienziale esattamente come la ricerca olfattiva.
I primati assolvono tale funzione con le mani mentre i carnivori con la lingua e più
in generale con l'area orale: essa permette da una parte una corretta rappresentazione
del corpo nella mente del soggetto, dall'altra un modello di base del modo di imposta-
re le relazioni affettive.