Page 11 - Pablo Picasso
P. 11

parte  della  sua  vita,  sottolinea  la  totale  indipendenza  dell’amico  da
           situazioni e condizionamenti esterni.

              Al contrario, tutto sembra persuasivamente indicare che l’unica cosa
           da  cui  Picasso,  nella  sua  esperienza  artistica,  si  sia  mai  trovato  a
           dipendere è il bisogno costante di esprimere la sua condizione interiore

           nella  sua  più  assoluta  pienezza.  Potremmo,  con  Sabartés,  paragonare
           l’opera  di  Picasso  alla  terapia;  oppure,  come  Kahnweiler,  trattare

           Picasso  da  artista  romantico.  In  ogni  caso,  proprio  il  bisogno  di
           esprimersi  creativamente  conferisce  alla  sua  arte  quel  carattere
           universale  tipico  di  testimonianze  umane  quali  le  Confessioni  di

           Rousseau,  i  Dolori  del  giovane  Werther  di  Goethe,  la  Stagione
           all’inferno di Rimbaud. Si consideri, inoltre, che Picasso guardava alla

           propria  arte  con  atteggiamento  per  certi  versi  impersonale,  traeva
           piacere  all’idea  che  le  sue  opere,  da  lui  meticolosamente  datate  e

           catalogate a beneficio degli studiosi, potessero servire da materiale per
           un’eventuale futura scienza.

              Si figurava quel ramo del sapere come una «scienza dell’uomo dedita
           al disvelamento dell’uomo in generale attraverso lo studio dell’uomo
           creativo».[7]  D’altra  parte,  qualcosa  di  assai  simile  a  un  approccio

           scientifico  all’opera  di  Picasso  vige  da  tempo,  nel  senso  che  la  sua
           produzione  è  stata  suddivisa  in  periodi,  interpretati  alla  luce  sia  dei

           contatti creativi (le cosiddette “influenze”, spesso soltanto presunte) sia
           dei  riflessi  di  eventi  biografici  (nel  1980  uscì  un  libro  intitolato

           Picasso: Art as Autobiography).[8] Se l’opera di Picasso ha per noi il
           significato  generale  dell’esperienza  umana  universale  lo  si  deve  alla

           sua  capacità  di  esprimere,  nel  modo  più  esauriente  possibile,  la  vita
           interiore  dell’uomo  e  tutte  le  leggi  del  suo  sviluppo.  Solo
           appressandoci  alla  sua  opera  da  questo  lato  possiamo  sperare  di

           comprendere le regole, la logica della sua evoluzione e il passaggio da
           un ipotetico periodo a un altro.
   6   7   8   9   10   11   12   13   14   15   16