Page 92 - Il Pentagate
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alcuni giorni.

               Ed Plaugher afferma, quasi ridendo:  "le posso garantire che c'era un
            aereo". Prolisso, il capo dei pompieri di Arlington fa un elenco esaustivo
            dei frammenti che dice di avere visto nel punto dell'impatto:  "le ali, la
            fusoliera, i sedili, i motori, i carrelli, e la scatola nera".  Eppure il 12

            settembre, nel corso di un breve briefing al Pentagono, dichiarava ai
            giornalisti che non c'era "altro che piccoli frammenti di aereo e soprattutto
            né fusoliera né relitti importanti".

               Il suo tono insicuro ricorda il disagio che tradiva otto mesi prima quando
            quasi rifiutò di testimoniare durante la stessa conferenza stampa in cui gli
            era stato chiesto cosa pensava dei frammenti sparsi sull'autostrada di fronte
            al Pentagono. Allora rispose che non aveva visto niente e preferiva che i

            giornalisti si rivolgessero direttamente ai testimoni oculari. Quindi, Ed
            Plaugher ha ritrovato la memoria. Ma come ha fatto a vedere i sedili
            dell'aereo quaranta minuti dopo l'esplosione se l'aereo, secondo la versione

            ufficiale,   si   è   letteralmente   disintegrato?   Nella   sua   intervista   alla
            Digipresse, il capo dei pompieri giustifica anche l'utilizzo dell'acqua in un
            incendio di kerosene. Spiegazioni che, a prima vista, secondo l'addetto

            stampa dei pompieri di Parigi, sembrano plausibili. Ed Plaugher dichiara
            che l'acqua non è adatta per spegnere un incendio di kerosene "finché il
            carburante è liquido, ma appena si è consumato con gli oggetti, appena è

            evaporato si può usare". Certo, però Ed Plaugher ammette: l'acqua è stata
            usata come "primo agente", e questo, secondo il responsabile dei pompieri
            francesi, è strano, a meno che l'acqua non sia stata utilizzata lontano dal
            focolaio.

               Un altro mistero, anche se Ed Plaugher afferma di averle viste, riguarda
            le scatole nere ritrovate soltanto il 14 settembre, "nel punto preciso in cui
            l'aereo si è schiantato sul Pentagono".  Lo stesso  giorno, Dick Bridges,

            responsabile dei pompieri, precisa che sono state danneggiate ma che l'FBI
            crede di poterne estrarre comunque i dati. Poco dopo l'FBI dichiara che
            non   ci   sono   dati   utilizzabili.   Eppure,   a   sei   mesi   dall'attentato,   l'FBI
            diffonde una dichiarazione contro il libro di Thierry Meyssan fornendo

            come prove irrefutabili i dati emersi da queste scatole nere...
               La   contraddizione   è   dunque   a   rigore,   nei   dati   forniti   all'opinione
            pubblica   da   alcuni   mesi.   Così,   all'inizio,   non   esistevano   frammenti

            importanti dato che lo schianto e il fuoco avevano fatto scomparire tutto.






            Thierry Meyssan                                91                          2002 - Il Pentagate
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